Antitrust sanziona MasterCard e otto banche per intese restrittive della concorrenza
BANCHE: SACROSANTA SANZIONE ANTITRUST SU CARTE. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI PRONTE A COSTITUIRSI IN GIUDIZIO, ANCHE. PER RICHIEDERE ARRETRATI 60 CENTESIMI PER OPERAZIONE Ancora una volta è l’Antitrust, non la collusa Bankitalia, ad accertare intese restrittive della concorrenza finalizzate a mantenere alta la commissione interbancaria sui pagamenti attraverso le carte di credito e di debito che portato l’Autorità per il mercato e la concorrenza (Agcm) a comminare una multa a Mastercard Incorporated e ad otto istituti di credito. L’accusa è quella di avere alterato il mercato delle carte di credito a danno dei correntisti italiani. A parte i 2,7 milioni di sanzione inflitti a MasterCard Incorporated, vi sono 910mila euro a carico della Monte de’ Paschi di Siena; 700mila a Intesa Sanpaolo; 490mila all’Istituto centrale delle Popolari; 380mila a Unicredit; 360mila a Banca Sella Holding; 240mila alla Bnl; 200mila a Deutsche Bank; 50mila a Barclays Bank plc. Le banche sanzionate sono quelle licenziatarie del circuito Mastercard in Italia, e quindi emettono le carte di credito e i bancomat con il marchio Maestro; inoltre, sono presenti nella governance dello stesso circuito. Il comportamento scorretto e vessatorio nell’aver fissato una commissione interbancaria multilaterale (Mif) specifica per il nostro Paese, «in assenza di motivazioni economiche connesse all’efficienza complessiva del sistema», introdotta nell’aprile 2007, in vista di una decisione della Commissione Europea, che ha tagliato drasticamente la commissione sulle operazioni transfrontaliere, applicata in precedenza anche alle transazioni all’interno di uno stesso Stato. Un balzello al posto di un altro balzello, insomma: balzello che alla fine avrebbero pagato come sempre i cittadini-consumatori; coloro che, anziché pagare in contantile spese di tutti i giorni, preferiscono utilizzare le tessere bancomat o le carte di credito della Maestro. Per ogni 100 euro di transazioni, praticamente, il consumatore paga 90 centesimi in aggiunta: dovrebbero essere appena 30, se fosse rispettata la tariffa standard. Nel ricorso al Tar, annunciato da Mastercard, Adusbef e Federconsumatori si costituiranno ad adiuvandum dell’Antitrust, anche per far recuperare ai titolari della carta gli arretrati della differenza tra i 60 ed i 90 centesimi pagati per ogni operazione. Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori). Roma, 5.11.201005/11/2010
Documento n.8754