Antitrust. Foppa Pedretti pubblicità ingannevole per "Perché piango?"

in Comunicati stampa
“PERCHE’ PIANGO” ? L’ANTITRUST,CON UN PROVVEDIMENTO GUAZZALOGA-CATRICALA’, GIUDICA INGANNEVOLE UN MARCHINGEGNO ELETTRONICO, PRESUNTO ANALIZZATORE DEL PIANTO DEI BAMBINI, PUBBLICIZZATO DA FOPPAPEDRETTI, CON LO SCOPO DI INDICARNE LE CAUSE AI GENITORI. Con un provvedimento PI 4698/C del 21.04.2005,relatore Guazzaloca,l’Antitrust ha dichiarato ingannevole un messaggio pubblicitario diffuso da Foppapedretti,relativo all’apparecchio elettronico “analizzatore del pianto” dei bambini,denominato “PERCHE’PIANGO”. Adusbef in data 21 ottobre 2004,aveva segnalato all’ufficio pubblicità ingannevole dell’Antitrust, la reclame di un marchingegno,denominato “perchèpiango”,presentato come novità mondiale e invenzione “epocale”,in quanto primo analizzatore del pianto dei bambini. La persuasiva reclame del tipo,”ti dirà in pochi secondi cosa sta succedendo al tuo bambino”; “funziona la 100 per cento dei bambini con un’efficacia clinicamente certificata; “nuovo apparecchio elettronico capace di darti tranquillità”,lasciava intendere al consumatore che tale marchingegno fosse uno strumento innovativo indispensabile per riuscire a comprendere le cause del pilasciano intendere al consumatore che "Perchepiango?" sia un strumento innovativo indispensabile per riuscire a comprendere le cause del pianto dei bambini. Tali affermazioni nonchè in generale tutto il testo ed il tono del messaggio esprimono un’assolutezza tale da accreditare il prodotto come idoneo di per se, senza alcun dubbio e senza margini di errore, ad individuare in pochi secondi se il bambino ha fame, sonno, se sta male e così via, mediante la sola utilizzazione dell’apparecchio. Conseguentemente 1’apparecchio è reso particolarmente appetibile agli occhi dei consumatori di riferimento, tra cui in special modo i neogenitori, per i quali a notoriamente difficile gestire la prima fase relazionale con il bambino. Dalla documentazione prodotta dall’operatore pubblicitario risulta che "Perchepiango?" è un apparecchio elettronico dotato di un sistema di riconoscimento della fonazione, che si limita ad elaborare le caratteristiche del pianto dei bambini e a ricondurre lo stesso pianto ad una delle cinque categorie codificate, quali in particolare fame, sonno, noia, malessere, stress. Al riguardo, il manuale d’uso dell’apparecchio, le perizie prodotte su di esso e le stesse affermazioni dell’operatore pubblicitario attestano unanimemente che l’apparecchio, di per se, non è in grado di fornire con certezza il responso sulla causa del pianto del bambino; a tal fine risulta invece necessario che il genitore, il medico o chiunque tratti con il bambino osservi il suo comportamento, i suoi gesti, le sue reazioni e così via, si da pervenire ad una diagnosi completa. Giova in proposito richiamare quanto affermato nella perizia del dott. Albani, prodotta dall’operatore pubblicitario, secondo la quale attribuire le cause del pianto dei bambini "a questo o a quel motivo [...] e un problema clinico ", non risolvibile soltanto con 1’analisi delle caratteristiche acustiche del pianto, come peraltro evidenziato dal manuale d’uso del prodotto, che riporta una descrizione dettagliata del linguaggio corporeo e degli altri indici da valutare per pervenire ad una prognosi compiuta. Ne consegue che per rispondere adeguatamente alle esigenze del bambino, è fondamentale l’apporto umano, l’aspetto relazionale tra il bambino e chi si occupa di lui. Adusbef ancora una volta, ha denunciato, facendola dichiarare ingannevole,una reclame che speculava sul pianto dei bimbi e che avrebbe prodotto danni enormi ai consumatori. Il Presidente Elio Lannutti Roma,22.4.2005

22/04/2005

Documento n.3113

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