ANAS: FINALMENTE I NODI VENGONO AL PETTINE !
COMUNICATO STAMPA ANAS: FINALMENTE I NODI VENGONO AL PETTINE ! SONO ANNI CHE ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI, DENUNCIANO INVANO L’ALLEGRA GESTIONE ANAS. SACROSANTO COMMISSARIAMENTO DELL’ENTE DA PARTE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA,QUALORA IL PRESIDENTE ANAS POZZI NON SI DIMETTE. MA TRASPARENZA IMPORREBBE CHE NOMI E COGNOMI VENISSERO FATTI, SENZA BISOGNO DI SECRETARE I BENEFICIATI DI IMPROPRIE CONSULENZE. INOLTRATO STAMANE UN DOSSIER A PROCURA DI ROMA E MINISTRO DI PIETRO. Dopo anni di documentate denunce di Adusbef e Federconsumatori sull’allegra,spericolata gestione con fior di evitabili consulenze e sprechi,di mancata vigilanza sulle opere infrastrutturali che dovevano essere realizzate dalla Società Autostrade come contropartita agli evitabili aumenti tariffari (+ 14,9 per cento contro un’inflazione del 6,9 per cento dal 2001 al 2005), ricevendo in cambio solo insulti dall’Anas,finalmente i nodi vengono al pettine. Nella gestione dell'Anas, ha detto il ministro Di Pietro ieri in audizione alla Camera dei Deputati ed al Senato, "qualcuno ha fatto risultare a Bilancio che c'erano economie che in realtà non c'erano", mentre "qualcun altro" ha impegnato quei soldi considerandoli disponibili anche se non lo erano. Di Pietro ha ribadito così che 3,5 miliardi erano stati considerati disponibili. tanto che "é così è stato fatto un elenco importante di opere da attivare con questi soldi". Ma "erano finanziamenti vincolati per altri impegni". Ad oggi, spiega, "l'Anas ha impegni per 19 miliardi, e 14,9 miliardi disponibili. Mancano 3,5 miliardi. In merito alla "ipotesi di peculato", per 6 miliardi di vecchie lire versati a componenti del precedente consiglio di amministrazione, quando nel 2002 si è passati da ente a società per azione, "in parte per liquidazioni ritenute illegittime perché non dovute, in parte per consulenze inesistenti", sarebbe invece sintomo di necessaria trasparenza se “i nomi ed i cognomi” dei beneficiati,invece di essere secretati come richiesto, venissero resi noti dal Ministro Di pietro,anche per individuare quei soggetti che hanno lavorato non per l’interesse generale,ma per il “particolare”, facendo stangare milioni di consumatori con rincari tariffari non dovuti. Adusbef e Federconsumatori hanno quindi inviato stamane un dossier aggiuntivo di 21 pagine al ministro Di Pietro ed al Procuratore Capo della Repubblica di Roma,affinché nel merito dell’istruttoria ministeriale su Autostrade Abertis e dell’inchiesta penale, vengano valutati profili penalmente rilevanti anche in merito ai 2.030 incarichi di consulenze. che Pozzi e l'Anas avrebbero spalmato con generosità, spendendo tra il 2004 e il 2005 oltre 67 milioni di euro. Elio Lannutti (Adusbef) Rosario Trefiletti (Federconsumatori) Roma,28.6.200628/06/2006
Documento n.6129