ALITALIA: LA FACCIA DI BRONZO DEL MINISTRO TREMONTI
COMUNICATO STAMPA ALITALIA: SECONDO IL MINISTRO TREMONTI, NON SAREBBE COSTATO DI PIU’ DI QUANTO SAREBBE STATO CON LA PRIMA OFFERTA AIR FRANCE ! PER IL MINISTRO TREMONTI SAREBBERO NIENTE I 4 MILIARDI ADDOSSATI ALLA FISCALITA’ GENERALE,I 3 EURO IN PIU’ A BIGLIETTO, LA DEROGA ANTITRUST CHE ADDOSSA AI CONSUMATORI TARIFFE FUORI MERCATO SULLA TRATTA ROMA MILANO. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO APERTURA MERCATO SU ROMA-MILAN0 Secondo il ministro dell’Economia Tremonti che continua a difenderla:” l'operazione Alitalia conclusa con Cai non e' costata piu' di quanto lo sarebbe stato con la prima offerta Air France. 'Stiamo parlando di un'invenzione', ha aggiunto il ministro rispondendo a una domanda di Fabio Fazio a 'Che tempo che fa', ricordando che 'Air France ha fatto un'offerta che poi e' stata ritirata'. Per far perfezionare l’operazione Alitalia e farla aggiudicare ai “capitani coraggiosi” il Governo Berlusconi – Tremonti ha: 1) addossato alla fiscalità generale circa 4 miliardi di euro, ripulendo la vecchia compagnia di bandiera di tutti i debiti pregressi accollati alla collettività; 2) istituito un onere di 3 euro su ogni biglietto staccato dalla nuova Alitalia; 3) approvato una deroga antitrust per far gonfiare ulteriormente tariffe tra le più elevate del mondo,specie sulla tratta Roma-Milano,i cui costi pari a 340 euro sono superiori- come acclarato dal monitoraggio Adusbef- perfino sulla tratta Roma- New York ed oltre il doppio per raggiungere analoghe tratte di tutte le altre capitali europee; 4) consentito ad Air France, di acquisire – per interposti “capitani”, una impresa risanata che sposterà il suo baricentro da Malpensa a Parigi, con tutta la stampa francese che incredula ringrazia il governo italiano della inaspettata munificenza; 5) prodotto maggiori disagi addossati agli utenti ed ai consumatori da una conflittualità superiore che continua a penalizzare l’utenza; Ci vuole una bella faccia di bronzo per sostenere, come fa il ministro dell’Economia Tremonti, che l’operazione Alitalia,ossia la gentile concessione ad alcuni imprenditori capitanati da Colaninno sotto l’abile regia dell’amministratore delegato di Banca Intesa, sia stata a minore costo e che anzi i maggiori oneri assunti dallo Stato siano una invenzione. Per fare due conti sugli sperperi di pubblico denaro per “regalare l’Alitalia risanata”, non servono i commercialisti esperti in “paradisi fiscali”, basta un semplice ragioniere ! Solo la deroga Antitrust costa almeno 220 euro di maggiori oneri su ogni biglietto staccato sulla ricca tratta Roma- Milano, visto che altri competitori come Air Italy, ai quali l’Enac nega il permesso, offre 400.000 posti a 57 euro su tutte le tratte italiane, coprendo la Roma Milano ad un prezzo massimo di 120 euro.18/01/2009
Documento n.7717