“AFFAIRE” LODI-ANTONVENETA: IN UN PAESE NORMALE, UN GOVERNATORE DI BANKITALIA ....

in Comunicati stampa
“AFFAIRE” LODI-ANTONVENETA: IN UN PAESE NORMALE, UN GOVERNATORE DI BANKITALIA COSI’ PESANTEMENTE COINVOLTO IN UNO DEI PIU’ GRAVI SCANDALI ISTITUZIONALI DEL DOPOGUERRA, OLTRE A FINIRE SOTTO PROCESSO, DOVREBBE ESSERE IMMEDIATAMENTE ALLONTANATO DALLE SUE FUNZIONI, PER NON CONTINUARE A FARE DANNI, TRASCINANDO NEL FANGO E NELL’ONTA UNA DELLE PIU’ GLORIOSE ISTITUZIONI ! “In Bankitalia- come affermano le organizzazioni sindacali della banca centrale- non si muove paglia che Fazio non voglia”. Anche nell’”affaire” Lodi-Antonveneta,il regista della scandalosa operazione di annessione dell’Antonveneta da parte del ragionier Fiorani,”bancarella di provincia”- com’è stata definita- priva (come è stato dimostrato) di quei requisiti patrimoniali indispensabili per scalare una banca più grande,si chiama Antonio Fazio,verso il quale è stata dispiegata una ingiustificata deferenza, non soltanto politica,ma anche di ordine giudiziario. Indagare per abuso d’ufficio,il capo della vigilanza di Bankitalia, Francesco Frasca, direttore centrale per l’area creditizia e finanziaria della Banca d’Italia, che avrebbe ricevuto un invito a comparire da parte del procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro e dal sostituto Perla Lori, che indagano sulle presunte irregolarità legate ai controlli esercitati da Bankitalia nell’ambito della scalata ad Antonveneta,costituisce la mera ricerca di un capro espiatorio. L’audizione di Frasca e di altri dirigenti di Bankitalia tra i quali Claudio Clementi, addetto alla vigilanza e Giovanni Castaldi, funzionario dell’area sorveglianza e servizio autorizzazioni da parte della Procura di Roma,sarebbero state incentrate sulle verifiche effettuate da Bankitalia sul capitale della Banca Popolare di Lodi, prima che questa raggiungesse quasi la soglia del 30 per cento di Antonveneta,come ipotizzò Adusbef in uno dei 4 esposti-denunce, inviati alle Procure di Roma e Milano nell’aprile scorso. In un paese normale,un Governatore che va a braccetto con personaggi indagati per gravissimi reati finanziari con i quali disegna i nuovi assetti bancari al di fuori di regole etiche e di mercato, che concede le autorizzazioni ad effettuare scalate a banche prive dei requisiti patrimoniali,per contrastare Opa trasparenti,che difende con la presunta italianità delle banche, sistemi bancari feudali,privi dei requisiti di trasparenza,onerosi e vessatori per i consumatori e le imprese,viene immediatamente allontanato dalle sue funzioni e doverosamente processato dalla magistratura inquirente. Il Presidente Elio Lannutti Roma,5.7.2005

05/07/2005

Documento n.4836

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