“AFFAIRE” FAZIO-FIORANI: PATETICHE LE DIFESE D’UFFICIO AUTOREFERENZIALI DI BANKITALIA E FAZISTI
COMUNICATO STAMPA “AFFAIRE” FAZIO-FIORANI: I CONSUMATORI, CHE PAGANO I COSTI DEI SERVIZI BANCARI PIU’ CARI D’EUROPA GRAZIE AL PROTEZIONISMO DEL GOVERNATORE, PIU’ INDIGNATI DEI TIEPIDI POLITICI,SOTTOSCRIVONO LA PETIZIONE ADUSBEF AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CIAMPI PER DIMISSIONARE ANTONIO FAZIO. PATETICHE LE DIFESE D’UFFICIO AUTOREFERENZIALI DI BANKITALIA E FAZISTI: NON DECIDE FAZIO LA CORRETTEZZA DEI COMPORTAMENTI,MA LE PROCURE ! I “faziosi” grilli parlanti, che per difendere l’operato del Governatore tirano in ballo il Governatore Baffi e il direttore Sarcinelli paragonandolo a Fazio,continuano a guardare con strabismo, comportamenti che hanno portato discredito alle istituzioni ed al Paese. Il Governatore Paolo Baffi,ma anche gli altri predecessori, non si sarebbe mai sognati di spalancare le porte d’ingresso (seppur dalla porta secondaria per non farsi vedere) di una prestigiosa istituzione a personaggi in cerca d’autore,né di andare a braccetto con i vari protagonisti della scalata ad Antonveneta,indagati e/o già rinviati a giudizio per gravissimi reati finanziari: spiace che la politica non abbia compreso la gravità dei comportamenti del signor Fazio,afflitto da tale delirio d’onnipotenza,da portarlo a travalicare i suoi compiti istituzionali di garante,per diventare un giocatore d’azzardo sulla pelle della istituzione,proprio mentre indagava la magistratura. Il problema non sono le doverose intercettazioni telefoniche della magistratura, che sta cercando di reprimere reati finanziari la cui gravità è ancora tutta da acclarare (Adusbef e Federconsumatori sarebbero ben liete se venissero indagati gli ultimi 10 anni di allegra gestione in Bankitalia,le autorizzazioni,i dinieghi immotivati,i commissariamenti di banche,ecc.),ma sono i comportamenti del Governatore,che in tali “intimistiche conversazioni con il rag. Fiorani”,senza alcun ritegno di ordine etico e/o morale,ha portato su un piatto d’argento le prove provate del regista occulto,qual’era, della scalata a Antonveneta. Di quale credibilità può godere per il futuro un Governatore che ha favorito,anche nelle passate acquisizioni,il ragionier Fiorani,per far crescere una bancarella di Provincia senza una solida struttura patrimoniale, che con artifizi contabili e finte cessioni,ha ricostituito il capitale,offrendo la prova migliore che non aveva mezzi sufficienti al lancio dell’Opa quando Bankitalia ha dato la più cieca delle autorizzazioni ? Ma se la politica tutta,non guardando al di là del proprio naso,non vuole vedere una situazione gravissima per i mercati,nascondendo la testa sotto la sabbia per meri tornaconti contingenti, i consumatori che pagano i costi dei servizi bancari più cari del mondo,grazie al protezionismo del signor Fazio,rispondono alla petizione che ieri sera è stata lanciata sul sito internet dell’Adusbef,indirizzata al presidente della Repubblica ed ex Governatore, Carlo Azeglio Ciampi. Centinaia di e-mail,fax,telefonate arrivate in poche ore,dimostrano che il Governatore della Banca d’Italia,che si esprime in atteggiamenti confidenziali con un signore indagato per falso in bilancio dalle Procure,che "quando Bpi (allora Popolare di Lodi) veniva autorizzata ad incrementare la propria partecipazione dal 14,9% al 29,9%, di fatto già disponeva direttamente e indirettamente di percentuali più elevate,rastrellando azioni Antonveneta fatte comprare ad alcuni suoi amici, al fine di impossessarsi della maggioranza dell’istituto padovano, eludendo le norme contenute nel Testo unico della Finanza, che diffondeva notizie per far alterare il prezzo del titolo Antonveneta in Borsa,deve andare a casa. Il comunicato autoreferenziale diffuso ieri sera dalla Banca d’Italia per ribadire la correttezza del suo operato,lascia il tempo che trova. Adusbef e Federconsumatori,deluse da quei politici,anche di centro-sinistra, che si scagliano contro le intercettazioni telefoniche dei magistrati,assolvendo e giustificandone i contenuti non ancora smentiti, continueranno la raccolta di firme per far dimettere un piccolo “tiranno” il cui raro attaccamento alla poltrona finirà per trascinare ancor più nel fango una gloriosa istituzione,una volta rispettata e vanto in Italia ed all’Estero. Adusbef-Federconsumatori Roma,27.7.200528/07/2005
Documento n.4912