“AFFAIRE ANTONVENETA”: PIU’ CREDIBILE VERSIONE FIORANI CHE FAZIO

in Comunicati stampa
“AFFAIRE ANTONVENETA”: PIU’ CREDIBILE VERSIONE FIORANI CHE FAZIO. DISASTROSA E PERSONALISTICA LA GESTIONE DI BANKITALIA ERA FAZIO: IL NUOVO MIRACOLO ECONOMICO E’ LA PIU’ LAMPANTE DIMOSTRAZIONE ! Dopo aver seguito con attenzione tutte le fasi del “faziogate” iniziato il 17 ottobre 2001 con l’apertura dell’inchiesta a Brescia sullo scandalo Bipop-Carie,corredate da decine di denunce alla magistratura e dal libro appositamente scritto e denominato: “I furbetti del quartierino”, possiamo affermare che è più credibile la versione di Fiorani che quelle dell’ex Governatore Fazio in merito alle ricostruzioni giornalistiche dell’ordinanza del Gip di Milano Clementina Forleo. La gestione della Banca d’Italia da parte dell’ex inquilino,piuttosto che essere improntata alla equidistanza è stata di una parzialità evidente,come si evince dalle considerazioni finali del 31 maggio 2001. L’ex Governatore cantò infatti le lodi del Governo,con voce rotta dall’emozione chiudendo le Considerazioni Finali,a pagina 34: ”Signori partecipanti, autorità, signore e signori,....dobbiamo ritrovare,con l’apporto di tutti, in un contesto internazionale più difficile, ma carico di opportunità, un nuovo slancio. Quel miracolo economico può essere ripetuto. Possiamo e dobbiamo realizzarlo”. Ma con una capriola degna di un funambolo che rapisce gli occhi al cielo dei ragazzi al circo equestre, così sentenziò due anni dopo,il 31 maggio 2003, a pag.36 della Relazione annuale: ”La fiducia degli operatori è negativamente influenzata dalle tensioni internazionali e dalle conseguenti difficoltà congiunturali. In Italia,come in Europa,stenta a emergere una decisa azione d politica economica incentrata su una evoluzione virtuosa dei conti pubblici, coerente con una nuova, prolungata fase di crescita dell’economia. E’ necessario agire perché l’incertezza non si trasformi in pessimismo”. Pur di mantenere il potere, difendere l’italianità delle banche ed impedire una legge di riforma del risparmio che mettesse in discussione le sue prerogative compresa la carica a vita e la funzione antitrust sulle banche,è noto che l’ex governatore arrivò ad accordi con il presidente del Consiglio Berlusconi, promosso dal senatore Luigi Grillo,innaffiato dal famoso vino ligure ribattezzato “patto dello sciacchetrà”. Per queste ragioni è più credibile la versione di Fiorani,che ha vuotato il sacco raccontando una versione più credibile dei fatti, che quelle di un ex Governatore,che ha piegato per anni gli interessi della Banca d’Italia ai suoi esclusivi interessi di potere, producendo costi dei servizi bancari tra i più cari del mondo e l’assoluta mancanza di concorrenza,come sta emergendo dall’indagine Antitrust sulle banche. Il Presidente Elio Lannutti Roma,12.4.2006

12/04/2006

Documento n.5899

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