ADUSBEF: ABOLIRE LE BANACONOTE DA 500 EURO,FUNZIONALI AD EVASORI E RICICLATORI

in Comunicati stampa
Fisco ed evasione fiscale Adusbef: «abolire i tagli da 500 euro a misura di riciclatori» «Se esiste la tracciabilità bancaria, a che servono le banconote con grossi tagli, che non sono neppure accettate per le normali operazioni delle spese quotidiane?» © ADUSBEF.it - Pubblicata il 05/03/2008 Stampa l'articolo Segnala l'articolo Invia un commento RSS Feed La Banca Centrale Europea non ha voluto emettere le banconote da 1 e 2 euro, che specie in Italia, sarebbero servite per attenuare quella speculazione, che con il pretesto dell’euro ha trasferito ben 138 miliardi dalle tasche dei lavoratori a reddito fisso nelle tasche di coloro che determinano prezzi e tariffe, ma nella sua mania di grandezza ha voluto emettere banconote da 500 euro, che non sono spendibili da lavoratori e pensionati, ma al contrario sono molto funzionali ad evasori e riciclatori di denaro sporco e/o provenienti da attività illecite. Non si capisce per quale ragione, mentre tutti a parole, combattono evasione,elusione fiscale ed esportazione nei paradisi fiscali di proventi da attività illecite, nei fatti è proprio la Banca Centrale Europea a favorire questi trasferimenti, proprio tramite le banconote di grossi tagli, che specie in Italia, rappresentano un miraggio per lavoratori e pensionati che guadagnano, quando va bene, poco più di mille euro al mese, ossia due banconote da 500. Poiché in Italia (ma anche in altri paesi europei), nessun negoziante o esercente di qualsivoglia attività commerciale, accetta tagli da 500 e perfino da 200 euro, a dimostrazione di una grande diffidenza verso i portatori di tali banconote, Adusbef ritenendo che siano funzionali ad attività illecite, chiede vengano abrogate le banconote da 500 euro, per contribuire alla lotta all’evasione ed all’elusione fiscale, altrimenti favorita in tal modo proprio dagli oligarchi della BCE. La Banca Centrale Europea a gennaio 2002 aveva stampato un primo stock di 371 milioni di pezzi da 500 euro, seguiti nel tempo da altri 484 milioni, per un controvalore di 427,5 miliardi di euro, che non si capisce bene dove siano finiti, posto che non vengono accettati e non sono spendibili, specie nell’Italia di «vite a rate» che non arriva più neanche alla terza settimana. Banconote di grossi tagli possono essere funzionali ad operazioni illecite e spendibili nelle case da gioco e nei trasferimenti alle frontiere, ma non certamente nella corrente attività di transazioni, dove il denaro di plastica sta sempre di più sostituendo il denaro contante, con l’eccezione dell’Italia,che nonostante la tracciabilità bancaria, continua ad utilizzare il contante per una sana diffidenza verso banche, finanziarie e società emittenti le carte di credito. Adusbef, munita di una banconota da 500 euro, ha provato nelle grandi città a fare la spesa nei supermercati, ad acquistare un pieno di benzina, a pagare in una ferramenta ed in negozi di articolo per regali, nei mercatini ed in altri esercizi commerciali per acquisti con controvalori superiore a 50 euro, ma nove volte su dieci, è stata guardata con sospetto e diffidenza, senza che la banconota sia stata accettata. I negozianti rinunciano a vendere pur di non accettare tagli da 500 euro. La BCE quindi, se non vuole essere contigua ad evasori e riciclatori, abolisca le banconote da 500 euro, funzionali alla malavita organizzata che effettua, con banconote da grosso taglio, transazioni frutto delle attività illecite.

06/03/2008

Documento n.7165

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