ABI: RELAZIONE ARROGANTE,

in Comunicati stampa
ABI: RELAZIONE ARROGANTE, ACRITICA, ASSOLUTORIA MALEFATTE BANCARIE. SACROSANTA L’ABOLIZIONE DEI COSTI DI CHIUSURA DEI CONTI CORRENTI ! MA LA PORTABILITA’ DEI CONTI DA BANCA A BANCA, HA TROVATO FINORA I MAGGIORI OSTACOLI PROPRIO DA PARTE DELLA BANCA D’ITALIA,CHE NON HA MAI FAVORITO L’ETICA DELLA CONCORRENZA, PER DIFENDERE LA “STABILITA’ “ DELLE BANCHE A DANNO DI MILIONI DI CORRENTISTI E RISPARMIATORI. ADUSBEF RIPONE IN QUATTRO GIOVANI BANCHIERI, LA SPERANZA DI UNA RADICALE PULIZIA E DI RINNOVAMENTO DI UN SISTEMA BANCARIO OTTUSO. “E' giunto il momento di abolire i costi di chiusura dei conti correnti” ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi all’assemblea dell’Abi, commentando il decreto sulla competitività adottato dal governo e che contiene alcune norme sul settore bancario. "Ho già avuto modo di osservare che i costi addebitati al cliente per la chiusura dei conti si differenziano da tutti gli altri - afferma Draghi - perché rappresentano un ostacolo diretto al funzionamento dei meccanismi concorrenziali. E' giunto il momento di abolirli anche al di fuori dei casi in cui il diritto di recesso senza oneri è già oggi normativamente riconosciuto; e di trovare il modo di assicurare, come si fa per altri servizi, l'effettiva portabilità del conto in tutte le sue funzioni”. Parole sacrosante ! Peccato siano state ostacolate proprio da Bankitalia che ha sempre privilegiato la “stabilità” delle banche a danno di milioni di vessati correntisti e risparmiatori. Sono almeno cinque anni (dal 2000) che Adusbef propone la portabilità del conto corrente bancario da una banca all’altra,per far diminuire gli elevatissimi costi dei conti correnti bancari tra i più cari del mondo ed eliminare così gli esosi costi di chiusura dei conti e del trasferimento dei titoli dematerializzati,ossia semplici mail da un file all’altro del sistema Montetitoli pagati a peso d’oro. Siamo contenti che anche il Governatore Mario Draghi, abbia ripreso l’idea di introdurre il principio della libera, immediata e gratuita portabilità del proprio conto da una banca all’altra, proprio come avviene ora per i telefonini. Ma come mai è proprio Bankitalia che frena ? Attualmente per destinare le operazioni bancarie, riconoscere un conto corrente e dare la certezza che ordini di pagamento (bonifico) e/o di prelevamento (assegno) impartiti dal correntista vadano a buon fine, esistono due codici fondamentali (ABI per individuare l’Istituto di Credito) e Cab (che individua lo sportello sul quale il conto è radicato),oltre al numero di conto corrente: se la portabilità consiste nel mantenere solo il conto corrente,non si risolve nulla. Tale portabilità,per essere effettiva deve prevedere un sistema informatico in grado di conoscere per quel determinato numero di conto,codice Abi e Cab in qualsiasi momento: se si cambia banca,occorre un meccanismo di informazione del sistema informatico centralizzato.Ciò presuppone che il sistema sia costantemente aggiornato sull’indirizzo bancario relativo a quel determinato numero di conto corrente, condizione indispensabile di un “cervellone”,aggiornato in tempo reale, in grado di accentrare tutti i conti su base nazionale e le loro variazioni di indirizzo bancario,sul modello della Centrale Rischi della Banca d’Italia. Adusbef teme però che tale proposta seria,fattibile e praticabile con l’accentramento dei conti correnti nazionali presso la Banca d’Italia (che ha oltre 8.000 dipendenti di elevata professionalità sotto utilizzati,in grado di realizzare e gestire il sistema informatico centrale), sia l’ennesimo annuncio estivo e possa sfociare in una bolla di sapone, fumo negli occhi degli utenti. "Ho molto apprezzato l'intervento del governatore e molto molto apprezzato la relazione del ministro Padoa-Schioppa per i riferimenti al valore del mercato, delle sue regole, della contendibilità, della professionalità del management, tutti valori che condivido e in cui mi ritrovo". Ha detto Matteo Arpe,amministratore delegato di Capitalia, che assieme a Passera (Bancaintesa), Mussari (MPS) e Profumo (Unicredit),possono rappresentare la speranza di un radicale cambiamento della linea ottusa ed arrogante dell’ABI. Elio Lannutti (Presidente Adusbef) Roma,12.6.2006

12/07/2006

Documento n.6168

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