ABI-ANIA: UN PATTO SCELLERATO,SECONDO IL PRESIDENTE DELL'ANTITRUST CATRICALA'. PER CONTINUARE A SACCHEGGIARE I CONSUMATORI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA ABI-ANIA UN “PATTO SCELLERATO” ! HA RAGIONE IL PRESIDENTE CATRICALA’ ! DI QUALE CULTURA DELLA CONCORRENZA,DI CHIAREZZA E TRASPARENZA AL SERVIZIO DI UTENTI E RISPARMIATORI PARLANO ASSICURAZIONI E BANCHE, CHE CONTINUANO CON POLITICHE DI CARTELLO A VESSARE I CONSUMATORI ? 5,9 MILIARDI DI EURO MANCATA SIMMETRIA DEI TASSI, RC AUTO + 160 % ! Con quale coraggio Abi ed Ania parlano di “cultura della concorrenza e di chiarezza e trasparenza, al servizio dei consumatori e dei risparmiatori”, se le banche sorde e cieche alle leggi che hanno osteggiato la portabilità dei mutui e la surroga, non applicano neppure l’art 10 del decreto Bersani sulla simmetria dei tassi, lucrando 5,9 miliardi di euro ai correntisti, mentre le assicurazioni, già condannate per cartello dall’Antitrust per 700 miliardi di vecchie lire per danni pari a 4,2 miliardi di euro e “salvate dal Governo Berlusconi” con una legge truffa, hanno triplicato le tariffe dalla liberalizzazione ? Milioni di utenti bancari ed assicurativi saccheggiati disgiuntamente da banche ed assicurazioni, avranno la consolazione di essere saccheggiati in futuro congiuntamente dal sodalizio banche-assicurazioni dalla federazione tra fra Abi e Ania, che invece di costituire una semplificazione che procede nei processi di modernizzazione e liberalizzazione, rappresenta un ‘pactum sceleris’ come ha affermato giustamente il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà, per meglio taglieggiare gli utenti ed i consumatori. Banche ed assicurazioni invece di polemizzare con i sacrosanti rilievi del presidente Catricalà, comincino a rispettare il mercato e le leggi restituendo le prime, i 5,9 miliardi di euro al popolo dei correntisti (anche per evitare la sacrosanta class action), mentre le seconde che hanno beneficiato di una legge truffa salvacompagnie da un sedicente governo liberista, procedano ad un abbattimento delle tariffe RC obbligatorie, vergognosamente aumentate nel biennio 2006-2008 con una media dell’11,6 % (4,2% nel 2008, 7,4 % nel 2007) per le auto, del 18,5 per cento (7,1 % nel 2007, 11,4 nel 2008) delle moto. Banche ed assicurazioni, anziché parlare di mercato e di liberalizzazione, hanno la possibilità di praticarle applicando le leggi alle quali sono refrattarie e la concorrenza procedendo ad abbattere i costi dei servizi bancari più cari del mondo che continuano a rincarare e le altissime polizze Rc auto pari 933 euro in media,ossia al 5 per cento del reddito netto di metà delle famiglie, mentre per i giovani neo assicurati con il costo della polizza pari a 2.301 euro, il gravame arriva a pesare fino al 15 per cento dei redditi medi dei genitori.

10/03/2008

Documento n.7178

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