DERIVATI: BANCHE CENTRALI E BANCHE DI AFFARI,BANCHETTANO ALLEGRAMENTE SULLE ROVINE DEI RISPARMIATORI
DERIVATI: ADUSBEF, IN SEI MESI IN ITALIA +54,9% ROMA (ANSA) - ROMA, 9 FEB - In sei mesi, tra fine dicembre 2006 e fine giugno 2007, il ricorso a prodotti derivati è cresciuto in Italia del 54,9%. E' quanto afferma l'Adusbef in un comunicato, nel quale il presidente Elio Lannutti interviene sui risultati della riunione del G7 a Tokyo. Nel comunicato, l'Adusbef critica il ruolo del Financial Stability Forum, che è guidato dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, e sostiene che "enti locali, come Comuni Province e Regioni, hanno bilanci compromessi per trenta anni perché infarciti di prodotti derivati in perdita, appioppati dalle banche senza alcuna plausibile spiegazione, mentre gli imprenditori falliscono per precise responsabilità dei piazzisti bancari, che come nel gioco delle tre carte, hanno mandato a picco i loro bilanci, dopo averli allettati con guadagni di pochi spiccioli per qualche trimestre". I dati citati dall'Adusbef indicano che si è passati da un valore di 6.225,2 milioni di dollari di derivati del dicembre 2006 ai 9.640 del giugno 2007. "Adusbef - afferma Lannutti - da un decennio denuncia il sopravvento dell'economia di carta straccia denominata derivati, pari a 450.000 miliardi di dollari, contro un Pil mondiale misuratore dell'economia reale di 45.000 miliardi di dollari. E torna a chiedere, seppur inascoltata, una moratoria sulla mina vagante dei derivati, che distrugge le economie sane per far conseguire utili esclusivamente alle banche".(ANSA). COM-CHO/ S0A R64 QBXC09/02/2008
Documento n.7131