Da Repubblica.it (3-7-06). Consob:""Banche troppo piccole. Il calcio non può uscire senza pagare"
Nella Relazione Annuale presentata stamane a Palazzo Mezzanotte il presidente ha lanciato un monito alle società sportive quotate Consob: "Banche troppo piccole il calcio non può uscire senza pagare" Cardia ha poi chiesto "Un intervento legislativo organico e coordinato" di revisione del Tuf per migliorarne le disposizioni della legge sul risparmio Consob: "Banche troppo piccoleil calcio non può uscire senza pagare" Il presidente della Consob Lamberto Cardia MILANO - L'uscita dalla Borsa delle società calcistiche potrà avvenire solo attraverso un'Opa totalitaria. Lo ha detto il presidente della Consob Lamberto Cardia, che nella relazione annuale presentata stamane a Palazzo Mezzanotte si è soffermato a lungo sulle implicazioni in Borsa dello scandalo calcio. Per poi toccare naturalmente altri punti vitali: le dimensioni limitate delle banche, che ne costituiscono un elemento di debolezza, la riforma sul risparmio, che ha definito "un segnale importante ma non sempre coerente e omogeneo", le scalate alle banche, l'eventuale quotazione della Borsa Italiana, valutata come "un'occasione per migliorare la governance", la perdita di fiducia del mercato, che secondo Cardia è ampiamente recuperabile. Ad ascoltare Cardia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha definito la relazione "eccellente", il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà, il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. Le società calcistiche: tutelare gli azionisti. "L'uscita dalla Borsa delle società di calcio richiede un'offerta pubblica d'acquisto totalitaria - ha detto Cardia - Un'eventuale previsione, per via legislativa, di modalità alternative, dovrà tenere nel dovuto conto le esigenze di tutela degli azionisti di minoranza". I nodi sono venuti al pettine. Cardia ha anche sottolineato come le vicende legate al cosiddetto scandalo calcio abbiano finalmente fatto venire "i nodi al pettine" per quanto riguarda le anomalie delle società quotate, che sono "le specificità normative del settore, agevolazioni fiscali ed inusuali deroghe ai principi contabili, che non hanno favorito la convergenza verso gli standard informativi del mercato. Non si è inoltre realizzata l'annunciata evoluzione dell'attività verso assetti idonei a ridurre la dipendenza dei redditi dall'aleatorietà dei risultati sportivi". Le banche, piccole e deboli. Le limitate dimensioni dei principali gruppi bancari italiani "continua a essere elemento di strutturale debolezza del sistema bancario italiano", ha detto Cardia, precisando che "la dimensione media dei principali gruppi è largamente inferiore a quella dei concorrenti europei". Nella sua relazione il presidente della Consob ha anche segnalato come problema "la natura dell'integrazione proprietaria tra banca e industria che, a differenza di altri paesi europei, vede una netta partecipazione di società non finanziarie nel capitale delle banche". Necessario rivedere la legge sul risparmio. Cardia ha colto l'occasione della relazione annuale per chiedere al governo "Un intervento legislativo organico e coordinato" di revisione del testo unico della finanza per superare l'emergenza che ha portato al varo della legge sul risparmio e migliorarne le disposizioni". Il presidente della Consob ha aggiunto che tale intervento può essere anche "l'occasione per migliorare disposizioni che, nel travagliato iter della riforma del risparmio, hanno assunto contenuti che alterano l'opportuno equilibrio tra costi e benefici delle regole". Possibile recuperare la fiducia nel mercato. "Recuperare fiducia nel mercato è necessario e possibile", ha detto Cardia. "La fiducia - ha ricordato Cardia - va sostenuta con processi di sviluppo che si realizzino nel rispetto delle regole. Gli operatori nazionali, società e intermediari, sono tenuti a superare logiche puramente conservative per volgersi gli uni al mercato dei capitali, quale strumento di crescita, garantendo trasparenza e correttezza. Gli altri a servizi di qualità ad alto valore aggiunto, salvaguardando le esigenze di tutela dei risparmiatori". Sì alla quotazione di Borsa Italiana. Cardia si è espresso a favore dell'eventuale quotazione di Borsa Italiana: "La Consob ha sempre visto con favore questa ipotesi, a condizione che il Parlamento apportasse le opportune modifiche legislative", ha detto il presidente. Ed anche se quindi "con le prospettive di integrazione delle strutture di mercato si intrecciano ipotesi di quotazione delle stesse società di gestione", ha rilevato, "la quotazione può e deve rappresentare un' occasione per migliorare la struttura di governance, allineandola alle migliori pratiche delle società quotate". Sorveglianza sulla fusione Abertis-Autostrade. Se la prospettata fusione della società Autostrade con la spagnola Abertis "ha creato tensioni sul mercato", la Consob per quanto di sua competenza, ha detto Cardia, ha provveduto ad acquisire "le notizie necessarie" e informazioni sul mercato attraverso i responsabili delle società e degli enti interessati. Questo, "con l'obiettivo di rendere trasparenti gli effetti dell' operazione sugli aspetti proprietari sulla società quotata italiana concessionaria di un servizio pubblico" e per queste ragioni "l'attività di vigilanza continua". Cardia rivendica il ruolo della Consob nelle scalate. Il "primo segnale di reazione forte e tangibile" alla scalata Antonveneta fu compiuta da parte della Consob con l'accertamento del patto parasociale occulto fra Bpi e altri soci, ha ricordato Cardia nel discorso sulla relazione 2005. "Su quella basae - ha spiegato - è poi intervenuta l'Autorità giudiziaria che ha svolto ulteriori indagini". Cardia ha quindi ripercorso le vicende della fallita scalata e dell'operazione Bnl dove, anche qui, la Consob ha svolto una intensa attività avendo come "principio di riferimento il rispetto delle regole". Nella vicenda Rcs inoltre che si è intrecciata con le due scalate bancarie, la Commissione "ha trasmesso all'autorità giudiziaria i risultati degli accertamenti. Le indagini sono tuttora in corso". (3 luglio 2006)
03/07/2006
Documento n.6149