BANCHE: ADUSBEF, TORNANO A FARE UTILI RAPINANDO FAMIGLIE E PICCOLE E MEDIE IMPRESE

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BANCHE: ADUSBEF, TORNANO A UTILI SU PELLE FAMIGLIE E IMPRESE ROMA (ANSA) - ROMA, 7 SET - Le banche tornano a fare utili, ma lo fanno "sulla pelle di famiglie e imprese". A puntare il dito sugli istituti di credito, ancora una volta, è l'Adusbef. "La gravissima crisi finanziaria mondiale prodotta dalla creazione del denaro dal nulla e dall'avidità smisurata dei banchieri, anche quelli di casa nostra adusi a negare i fidi alla clientela senza santi in Paradiso perché intenti ad erogare il credito senza la necessaria prudenza a Zalesky e Zunino con criteri più che amicali - afferma infatti in una nota il presidente Elio Lannutti - ripercuote i suoi effetti su lavoratori, pensionati, disoccupati, piccole e medie imprese, commercianti ed artigiani, non certo sugli utili delle banche dove non tramonta mai il sole". Gli effetti della crisi infatti, "in assenza di adeguati controlli sulla correttezza e trasparenza delle banche sempre più aduse a rapinare la clientela, sono scaricati sulle famiglie e piccole e medie imprese, con costi, tassi, spese e commissioni scandalose, che fanno conseguire ricche semestrali alle tre principali banche come Banca Intesa, con 1,5 miliardi di euro di utili, Banca Unicredit che ha chiuso con 900 milioni e MPS che si accontenta di 300 milioni di euro". Una vera e propria "Repubblica delle banche" che "detta le regole di sua stretta convenienza ai Governi" e che "può continuare indisturbata a saccheggiare le piccole e medie imprese e le famiglie, con costi insopportabili rispetto alla raccolta a tasso quasi, o uguale allo zero". Intanto - prosegue l'Adusbef - "le famiglie italiane che ricorrono a prestiti personali sono costrette a sopportare tassi cresciuti di 21 punti base dal settembre 2008 (inizio della fase acuta della crisi) al giugno 2009". A giugno 2009 "il divario per i tassi sui mutui torna a crescere: i nostri mutuatari sopportano un differenziale superiore di 61 punti base (5,18 % il tasso italico, 4,57 % il tasso medio europeo). Mentre per i mutui il tasso medio europeo continua a scendere costantemente dal settembre 2008, quello italiano, sceso fino a marzo 2009, è tornato a crescere: da 5,01 a 5,18%". I banchieri insomma - conclude l'Adusbef - continuano a "rapinare i consumatori"

07/09/2009

Documento n.8151

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