Antitrust europeo: denunciate le banche italiane che non cambiano più gli assegni
Usi ed abusi bancari: Gli assegni non si cambiano più. Occorre aprire un conto corrente. Riportiamo il testo della lettera di denuncia all'Antitrust europeo. Egr. dr. Mario Monti C.E. Direzione Gen. Concorrenza Rue de la Loi, 200 B-1049 BRUXELLES Spett. le Antitrust Via Liguria, 26 00187 R O M A Banca Centrale Europea Kaiserstrasse, 29 D-60311 FRANCOFORTE Banca d'Italia Via Nazionale, 91 00184 R O M A Oggetto: Rifiuto delle banche di cambiare allo sportello assegni bancari e/o circolari, anche di modesti importi, ai legittimi portatori. Accordo interbancario per indurre gli utenti bancari ad aprire un conto corrente. Spett.le Commissione, spett.li Autorità, con lettera del 10.09.1999, la scrivente associazione ha denunciato l'illegale comportamento delle banche italiane, che costringono i consumatori che si presentano agli sportelli, per cambiare assegni bancari e/o circolari, anche di modesto importo, ad aprire un conto corrente. Le banche, cioè, rifiutano all'unisono di cambiare, ai legittimi portatori, assegni bancari e/o circolari anche di importo inferiore al milione di lire, per obbligare gli stessi a versarli su un conto corrente, in modo da lucrarci la valuta, oppure ad aprire un conto corrente per quei consumatori che non hanno alcuna intenzione di sopportarne i costi di gestione di un conto il quale, con solo 11 operazioni mensili, costa in media 622.000 lire annue. Ogni assegno bancario di conto corrente reca la scritta: "a vista pagate per questo assegno bancario", la stessa dizione è scritta sugli assegni circolari, ma le banche, forti di un potere discrezionale, rifiutano sistematicamente di liquidare gli importi degli assegni per non accollarsi alcun rischio d'impresa, ma anche per lucrare valuta sugli stessi assegni che in alcuni casi, se versati in altre banche, vengono accreditati dopo 10 giorni lavorativi. Adusbef chiede di intervenire per far cessare comportamenti illeciti e vessatori delle banche italiane che producono enormi danni agli utenti ed ai consumatori. In attesa di riceve una urgente risposta, l'occasione è gradita per inviare distinti saluti Roma, 10.1.200010/01/2000
Documento n.3083