ADUSBEF E CLASS ACTION: DALLA LOTTA DI CLASSE ALL'AZIONE DI CLASSE !
Riforme, anche Rifondazione abbatte Veltroni pag.1 ( Giornale.it, Il del 05/01/2008 ) Stampa - Guida Riforme, anche Rifondazione abbatte Veltroni di Massimiliano Lussana - sabato 05 gennaio 2008, 07:00 Ma il rospo del Codacons-Lista consumatori non aveva smesso di ridere e lo sbarco ufficiale del simbolo dei consumatori sulle liste del Senato, sempre con l'Unione, avvenne nel 2006: una strana alleanza fra consumatori, una lista che si chiamava "Doveri civici" e una delle tante Dc-Democrazia cristiana. Risultato: un eletto, l'ex azzurro Pietro Fuda. Con un problema, però, che Fuda - subito iscritto al gruppo misto e sempre fedele all'Unione - non portò mai con sè il nome, nè il simbolo della Lista consumatori: per un paio di mesi di legislatura scelse di chiamarsi "Democrazia cristiana", poi divenne "Partito democratico meridionale". Denominazione che sopravvive tuttora, senza traccia di consumatori. Tutto spazio libero per i "Consumatori uniti" di Bruno De Vita, la seconda lista del centrosinistra alle elezioni del 2006, visto che si erano presentati nelle liste "Con l'Unione" insieme a verdi e Partito dei comunisti italiani. Risultato: verdi e Pdci presero tutti gli undici eletti. Uno di loro era Fernando Rossi, che poi insieme all'ex rifondatore Franco Turigliatto causò la mini-crisi del governo Prodi sulla politica estera il 21 febbraio 2007. Qualche giorno più tardi, Rossi portò, finalmente, il nome dei "Consumatori" in Parlamento, costituendo un'apposita componente del gruppo misto. Ma durò esattamente sei mesi: il 1° settembre Rossi consumò sì, ma il sottogruppo. I consumatori, instancabili, riemersero come la fenice dalle ceneri. L'ultima loro reincarnazione, dal 18 dicembre, è l'"Unione democratica per i consumatori", il partito di Willer Bordon e Roberto Manzione, che può contare su Bruno De Vita, sul leader dell'Abusdef Elio Lannutti e sull'ex demoproletario Guido Pollice. La loro prima battaglia - ancora nell'Unione - è stata per la class action. È il destino della sinistra: dalla lotta di classe all’azione di classe.05/01/2008
Documento n.7049