Trib. Bolzano. Illegittime le "commissioni richiesta estinzione conto".

in Sentenze e testi di legge
Riceviamo dal Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano. Causa per spese di estinzione conti corrente! Importante e storica vittoria del CTCU contro la Banca Popolare dell‘Alto Adige: abusiva la clausola che le prevede! ( In "sentenze" il testo) Il Tribunale di Bolzano ha pronunciato nei giorni scorsi la sua decisione nella causa che vedeva opposto il Centro Tutela Consumatori Utenti, assistito dall’avv. Laura Benuzzi, e la Banca Popolare dell’Alto Adige sulla questione dell’applicazione ai contratti di conto corrente delle spese di estinzione del conto stesso: Ebbene il Tribunale, con una sentenza importante e storica, ha sancito “l’abusivitá della clausola che prevede l’obbligo del cliente di corrispondere una somma a titolo di “commissioni richiesta estinzione conto” anche nell’ipotesi in cui il diritto di recesso sia stato esercitato dal cliente a seguito della comunicazione da parte dell’istituto di credito della unilaterale modificazione dei tassi, prezzi e altre condizioni…”. La sentenza ha ritenuto in particolare che “la clausola è volta ad aggirare la normativa speciale in materia bancaria (Testo Unico bancario), creando una vera e propria caparra penitenziale (in sostanza una penale in caso di recesso - ndr)”. La sentenza ha anche condannato la banca a rifondere al CTCU le spese del giudizio. “Si tratta di una vittoria storica ed importante – afferma Walther Andreaus, direttore del CTCU – che va al di là della specifica pronuncia e dà ragione alle legittime istanze dei clienti vessati dal comportamento della banca, più volte sollecitata, anche in via bonaria, ma inutilmente ad eliminare dalle condizioni dei suoi conti correnti la clausola dichiarata abusiva. Il nostro punto di vista secondo cui chi, in caso di modifica unilaterale delle condizioni di conto da parte della banca, desideri recedere da un contratto di conto corrente deve poterlo fare senza pagare assurde spese di estinzione a forfait, unilateralmente imposte dalla banca al solo fine di ostacolare la libera concorrenza e la libera scelta di altri prodotti sul mercato, è stato considerato corretto”. Le conseguenze di questa pronunciasono dirompenti e come detto, vanno al di là del caso specifico. Innanzi tutto chi d’ora in poi desideri uscire da un contratto di conto corrente a seguito di modifiche unilaterali imposte dalla banca, può farlo senza dover più pagare “commissioni di estinzione conto”. Pur essendo la pronuncia nei confronti di una sola banca, non vi è dubbio che il principio sia da estendere a TUTTI gli istituti che impongono nei loro contratti clausole analoghe. Invitiamo quindi tutti i correntisti di TUTTE le banche a rifiutarsi di pagare queste commissioni, quando esercitano il loro legittimo diritto di recesso da un contratto di conto corrente. In caso contrario il Centro si vedrà costretto ad avviare analoghe iniziative nei confronti di altri istituti. Il momento in cui recedere dal contratto di conto corrente dovrà essere quello della comunicazione da parte della banca di modifiche delle condizioni di contratto al cliente; in genere si tratta di comunicazioni inviate a mezzo estratto conto (mensile, trimestrale o semestrale) oppure a mezzo delle cd. “comunicazioni di trasparenza” che, dall’ottobre 2003, la banca ha l’obbligo di inviare almeno una volta all’anno (il recesso è consentito entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione). In secondo luogo la sentenza inibisce l’uso della clausola alla banca, che quindi non potrà essere più applicata! In terzo luogo, come non vanno pagate commissioni per l’estinzione di un conto corrente così non dovranno essere nemmeno pagate commissioni di estinzione in caso di chiusura dell’eventuale conto titoli collegato, quando si decide di trasferire titoli in deposito da una banca all’altra e sempre nel caso di recesso a seguito della modifica unilaterale delle condizioni di conto. La sentenza non lo dice espressamente, ma è chiaro che il principio debba essere applicato anche in questo caso. Si invitano quindi TUTTI i clienti della Banca Popolare dell’Alto Adige ma anche come detto di tutte le altre banche a porre attenzione agli aspetti sopra evidenziati e a rifiutarsi di sborsare commissioni di estinzione, in occasione dell’esercizio del legittimo diritto di recesso da un contratto di conto corrente. Tutti i clienti della Banca Popolare che hanno sborsato spese di estinzione in caso di recesso dal contratto di conto corrente, potranno farne richiesta di restituzione all’istituto stesso. “Questa sentenza – afferma Andreaus – è solo il primo passo sulla strada della riscossa degli utenti bancari della nostra provincia; altre interessanti iniziative sono in corso (vedi cause per danni da investimenti finanziari), altre stanno partendo. Le banche devono scendere dal loro secolare piedistallo di pietra e imparare a trattare alla pari, quando si discute di legittime istanze avanzate dai clienti - utenti. Clienti che sono ormai davvero stufi dei continui rincari e delle sempre nuove gabelle create dalle banche al fine di incrementare i loro profitti. Dall’altro lato sarebbe anche ora di finirla con il fatto che le banche costringano i loro clienti ad avviare costose iniziative legali, per aver ragione di sacrosanti diritti, che nessuno dovrebbe più mettere in discussione!” La sentenza sarà oggetto ora anche di comunicazione alla Banca d’Italia, affinché adotti i più opportuni provvedimenti per sanzionare anche dal punto di vista della violazione amministrativa il comportamento scorretto sin qui tenuto dall’istituto. Di seguito un elenco delle spese di estinzione applicate attualmente dalla banche che operano localmente Banca Spese estinzioneconto corrente Cassa Rurale del Renon conto privato Esente Cassa Rurale di Bolzano - conto "sole" 25 euro Poste Italiane conto Bancoposta Esente Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo multibenefit versione 1 50 euro Unicredit Banca conto "Genius club" 60 euro Cassa di Risparmio della Provincia di Bolzano - conto Cristal XXL 50 euro Cassa Rurale di Merano - conto privato 48 euro Cassa Rurale di Brunico - conto privato 25 euro Banca di Roma (Capitalia) Conto FamilyPlus Esente Centrale Raiffeisen "conto privato" 30 euro Banca Popolare dell’Alto Adige conto "free" 50 euro Bipop Brescia (Capitalia) - qui conto pratico 25,82 euro Banca di Trento e Bolzano conto modulo famiglia 70 euro

21/04/2005

Documento n.3110

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