Da Corriere.it (22-9-05). Fazio, si allarga l’inchiesta

in Rassegna Stampa
Nel mirino i pareri sull’Opa Fazio, si allarga l’inchiesta Giudici a caccia di indizi: cosa sapeva delle manovre della Bpi? Era al corrente dei 18 prestanome per la scalata ad Antonveneta? ROMA - Ci sarebbe stata una vera e propria «caccia» al consulente esterno in grado di smentire il parere negativo espresso dai due ispettori di Bankitalia Claudio Clemente e Giovanni Castaldi all’Opa lanciata dalla Banca Popolare Italiana su Antonveneta. La circostanza emersa in Antonio Fazio (Ansa) un’intercettazione di Francesco Frasca, il capo della Vigilanza già indagato per abuso d’ufficio, avrebbe trovato conferma nel corso degli accertamenti disposti dai pubblici ministeri. «Il Governatore - dice Frasca durante la conversazione - è molto inquieto. Siamo andati rapidamente da Gambino (uno degli esperti che poi firmarono la relazione, n.d.r .) per avere il parere che differisce da quello di Gastaldi». Su questo e sulla sua decisione di firmare la delibera che dava il via libera all’operazione, Antonio Fazio dovrà fornire chiarimenti durante l’interrogatorio che sarà fissato la prossima settimana e che di fatto chiuderà l’indagine sull’affare che l’allora amministratore delegato della Bpi Gianpiero Fiorani e i suoi soci più o meno occulti hanno cercato di concludere. Il Governatore sarà ascoltato come indagato di abuso d’ufficio e dovrà spiegare perché decise di non accogliere i rilievi dei settori tecnici di Palazzo Koch. Non solo quelli degli ispettori, ma anche dell’ufficio legale che aveva presentato una relazione sfavorevole. Poi dovrà chiarire se davvero era al corrente che il rastrellamento delle azioni di Antonveneta era avvenuto attraverso la concessione di finanziamenti a diciotto prestanome. L’ispettore Giovanni Castaldi durante il suo interrogatorio ha affermato che si trattava di una circostanza nota e ha aggiunto: «Il fatto ci sembrava particolarmente grave perché evidentemente non avevano funzionato i controlli interni». I magistrati romani hanno passato in rassegna tutti gli atti firmati da Fazio su questa vicenda. E poi si sono concentrati sulle norme che gli assegnano l’esclusivo potere decisionale. Il Governatore ha la responsabilità di tutti gli atti deliberati da Bankitalia e dunque ha l’obbligo di controllare anche ciò che è delegato ai vari uffici. Dunque adesso dovrà spiegare anche il suo operato rispetto all’esistenza di un patto segreto stipulato da Fiorani con i suoi soci. Fazio era a conoscenza che il suo amico numero uno di Bpi era d’accordo con altri «concertisti»? Finora lo ha negato, dichiarando di aver «sempre agito secondo la legge». Ma i documenti acquisiti potrebbero svelare una realtà ben diversa. F. Sar. 22 settembre 2005

22/09/2005

Documento n.5071

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK