Da Ansa (18-9-06). Banche:BANCHE ITALIANE PIU' REDDITIZIE IN EUROPA

in Rassegna Stampa
2006-09-18 16:24 BANCHE: RICERCA, ITALIANE PIU' REDDITIZIE IN EUROPA /ANSA PITNEY BOWES,POCA CONCORRENZA E PROFITTO 131 EURO ANNO A CLIENTE ROMA - ROMA, 18 set - Le banche italiane sono le più redditizie di tutta l'Europa e guadagnano in media circa 131 euro l'anno per cliente. Lo rivela una ricerca eseguita dal Group 1 Software, una società della Pitney Bowes, secondo la quale ciò è dovuto a fattori culturali (gli italiani si basano più sulla qualità che sui prezzi) ma anche alla poca concorrenza tra istituti di credito. Lo studio ha individuato le percentuali relative agli utili che le banche di vari Paesi dell'Unione Europea guadagnano dai propri correntisti. "Gli utili guadagnati per cliente - spiegano gli analisti - rappresentano il parametro essenziale, atto a quantificare il rendimento commerciale di una società, nonché la creazione di valore a favore degli azionisti". Ultimamente viene sempre più usato un nuovo sistema, atto a misurare l'efficienza di una società in merito alla generazione di profitti e alla sostenibilità degli utili realizzati in futuro. Dalle ricerca emerge come le banche e le società di pubblica utilità dell'Europa stiano traendo dai clienti la redditività più alta che - a giudicare dall'esplosione "improvvisa" avvenuta durante gli ultimi sei mesi dei risultati di gestione estremamente redditizi - è "decisamente" in aumento. Secondo i dati, Francia, Spagna e Germania occupano un posto di mezzo nella graduatoria relativa ai risultati inerenti alla generazione di utili per cliente, che è pari in media a circa 90 euro l'anno; mentre il Regno Unito sta generando in media gli utili minori, "probabilmente a causa della spietata concorrenza presente in tale paese, che si avvale di un'economia deregolamentata e decisamente volta al mercato". Il fatto che il maggior profitto per cliente venga generato in Italia - secondo la ricerca - è dovuto sia ad una questione di natura culturale (gli italiani sarebbero più propensi a dedicare alle spese di consumo una parte maggiore del proprio reddito in quanto acquistano i vari prodotti basandosi maggiormente sulla qualità piuttosto che sul prezzo), sia alla presenza di un ambiente commerciale molto meno concorrenziale. Dopo aver osservato che l'utile per cliente aiuta a misurare l'efficienza con cui esso viene prodotto (ad esempio, se una società deve avere un numero di clienti doppio rispetto ad un'altra per ottenere la stessa crescita degli utili), ampliando tale concetto - concludono gli analisti - ne deriva che l'utile per cliente rappresenta la produttività finale dei guadagni, avendovi sottratto i costi dovuti al doversi procurare, mantenere e prendersi cura di tali clienti". Argomento prioritario nella mente degli investitori. Troppi casi di fusioni o acquisizioni - sottolinea lo studio - hanno invece procurato agli azionisti un valore minore, piuttosto che maggiore. (ANSA).

18/09/2006

Documento n.6316

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