Il PuntO. Signoraggio (1). Chi ha il potere (ed i vantaggi) di battere moneta?

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Il PuntO. Signoraggio (1) . Chi ha il potere (ed i vantaggi) di battere moneta? Di Mauro Novelli (2 luglio 2004)

Signoraggio: delle due enciclopedie casalinghe, la prima (la più paludata) curiosamente non riporta il termine; la seconda (Enciclopedia Utet-La Repubblica) sviluppa così le informazioni: Signoraggio. Insieme delle risorse ottenute da chi emette moneta, in virtù del proprio potere di emissione. In un regime monetario metallico, quale quello vigente in Occidente fino all’inizio del XX secolo, il Signoraggio deriva storicamente dall’inclusione dei costi di coniazione nelle regioni di scambio tra metallo coniato e metallo non coniato: tale ragione di scambio è maggiore dell’unità – il metallo coniato comanda cioè un Signoraggio – in quanto chi emette moneta deve recuperare i costi di coniazione. Con il graduale rafforzarsi dell’autorità centrale dello Stato, si instaura il monopolio statuale delle coniazione e si attribuisce alla moneta legalmente certificata potere liberatorio nei confronti dei rapporti di debito, in primis del debito fiscale; il Signoraggio viene così ad includere anche un vero e proprio profitto di monopolio. Il passaggio al corso forzoso della moneta durante questo secolo implica che la carta moneta non rappresenta più una passività redimibile in risorse reali nei confronti dello Stato; quest’ultimo può cioè acquisire risorse reali emettendo un debito irredimibile (la moneta) a fronte del quale non contrae alcuna obbligazione di pagamento per interessi. Il Signoraggio si configura come una vera e propria fonte di entrate che lo Stato trae dall’emissione della moneta. Nell’uso corrente, la nozione di Signoraggio viene talvolta estesa a comprendere l’insieme delle risorse che lo Stato trae dal suo potere di creare inflazione espandendo l’offerta di moneta, indipendentemente dallo strumento finanziario con cui esse vengono esatte. [Alessandra Chirco]. Dunque, il Signoraggio è un vantaggio finanziario annesso al potere di battere moneta. Ma, chi oggi detiene tale potere? Chi i benefici che ne conseguono, ad esempio nell’Unione Europea ? 1. I singoli Stati ? 2. La banca Centrale Europea di Francoforte ? 3. Le singole Banche Centrali nazionali ? 4. Tutte le banche (anche con un solo sportello) operanti nell’Unione ? E chi dovrebbe detenerlo ? La Costituzione italiana afferma (art. 1) che “… la sovranità appartiene al popolo…”: la “sovranità” ha in dote anche il signoraggio ? Siamo passati dalla moneta convertibile, a quella non convertibile (il dollaro non lo è più dal 1971). Stiamo entrando nell’era della moneta elettronica. Chi ha rendite da signoraggio ? L’argomento merita approfondimenti.

11/07/2004

Documento n.4016

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