Il PuntO. Però…caspiterina !
in Il Punto
Il PuntO. Però…caspiterina !
Di Mauro Novelli 4.11.2005
Lettera comparsa sulla Repubblica del 1°.11.2005, nella pagina curata da Corrado Augias. Se i ‘pacs “ dei deputati li estendessimo a tutti. Annamaria Ghidoni Reggio Emilia Le coppie italiane non sposate chiedono il riconoscimento di diritti, almeno quelli basilari, che spettano a tutte le coppie sposate, ma il Parlamento non li concede. Eppure, per quanto possa sembrare incredibile, i parlamentari italiani, quei diritti li hanno già da un pezzo. Da almeno 10 anni, infatti, senatori e deputati della Repubblica non solo possono estendere, al convivente, l’assistenza sanitaria integrativa dei parlamentari, (come avviene anche per altre categorie professionali), ma questi possono anche godere della pensione di reversibilità. E’ sufficiente una comunicazione di convivenza, scritta dal parlamentare che ne fa richiesta. Stiamo parlando della stessa Italia che, per esempio, ha negato alla signora Adele Parrillo, compagna, non sposata di uno dei 18 carabinieri uccisi a Nassiriya da un attacco kamikaze, il risarcimento che, invece spetta ai famigliari delle altre vittime. E’ la stessa Italia che nega, a milioni di persone, il permesso di assentarsi dal lavoro per assistere il partner che si è ammalato gravemente, oppure, di continuare a vivere nell’appartamento del convivente deceduto senza il permesso dei parenti più prossimi e, ancora, che continua a negare il diritto alla pensione di reversibilità. Per la prima volta, forse, la condizione di cui godono i parlamentari non e quella di un privilegio ingiusto, al contrario, godono di un diritto giusto, ma non possono continuare a tener1o solo per loro.
Non vorrei sbagliare, ma mi sembra di ricordare paralleli ed altrettanto impresentabili privilegi per le figlie (purché non sposate) dei nostri senatori.
04/11/2005
Documento n.5227