Il PuntO n° 179. Il marketing del “salame” elevato a sistema di governo. Di Mauro Novelli

In materia di marketing, il metodo del salame consiste nel frazionare in tante componenti una voce che, nella sua interezza, potrebbe dar luogo a risposte negative da parte del potenziale cliente. Se il costo di un servizio è pari a 10, è opportuno informare il potenziale cliente non della somma complessiva che dovrà affrontare (il salame intero), ma che la prima fettina (invento) l’iscrizione costa solo 1,5, per la seconda fettina, l’apertura della pratica, 2,5 (pensi che i concorrenti impongono il 3), per la terza fettina, la comunicazione, 2,5 ecc. fino a raggiungere la somma relativa al costo totale. Con questo artificio, ci sono maggiori probabilità che il cliente digerisca la negatività dell’impegno (costi) da affrontare e concluda l’ “affare”. Il salame verrà presentato intero solo nel caso in cui si informerà il cliente che, nel caso specifico, verrà ritirato. Il nostro governo ha mutuato direttamente dalla pubblicità tali metodi di approccio. Si procede per offerte di salami interi, da ritirare subito dopo (è stato un fraintendimento, colpa della stampa, dei giornalisti in malafede, quindi comunisti …), o a fettine meno indigeste, cioè per tentativi successivi. Si forza la mano, ma si è pronti comunque a fermarsi se si prevede una indigestione, o in presenza di una congestione. Insomma, se i cittadini si organizzano per rifiutare il salame, meglio toglierlo (intero) dal menu. Due soli esempi, recentissimi. 1) Lo scudo protettivo per le alte cariche dello Stato. Ampliamento del lodo Alfano. Il “non cale” anche per fatti commessi prima dell’elezione nell’organismo era prevista per il solo Capo dello Stato. Qualcuno ha storto il naso per questa retroattività, ma l’immagine di cui gode Napolitano è stata tale da far digerire la cosa a molti cittadini. Mandata giù la prima fettina di salame, si può passare alla seconda: per un errore di sbaglio, nel testo è saltata la formalizzazione della stessa copertura per il primo ministro. Insomma, la copertura di cui dovrebbe godere il Capo dello Stato era prevista – pur se non riportata - anche per il primo ministro: “Lo spirito della legge è chiaro!” I succhi gastrici secreti per far digerire la prima fettina, potrebbero far digerire anche la seconda. 2) Normativa sui requisiti per andare in pensione. Un emendamento alla manovra economica, governo e maggioranza aveva introdotto la norma per cui, dal 2016, i quarant’anni di contributi versati non avrebbero dato accesso automatico alla pensione. L’argomento era stato offerto alla valutazione dei cittadini. Questa volta, il salame è stato presentato intero. Indigeribile? Certo! Comunque è iniziata la secrezione dei succhi gastrici. A sera è giunta la nota del ministro del Lavoro: «La norma che prevede l’aggiornamento del requisito di 40 anni di contribuzione all’incremento della speranza di vita calcolata dall’Istat - ha affermato Maurizio Sacconi - è un refuso: non era intenzione né mia, né di Tremonti, né di Azzollini (relatore). Sarà cancellato». Il salame (intero) è ritirato dal menu. Un refuso!? Preferibile passare per coglionazzi, ma in effetti stanno predisponendo gli stomaci della gente. Un salamotto, altro che refuso! Da presentare intero, ritirare e ripresentare in seguito a fettine. Intanto cominciate a pensarci e a predisporre la digestione. Vedrete che, a fettine, non appesantirà troppo lo stomaco.

03/07/2010

Documento n.8656