Il PuntO. Le banche ?aboliscono? i conti a costo (quasi) zero. I consigli per la chiusura di un conto corrente. AGGIORNAMENTO DEL 21.11.2003

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Il PuntO. Le banche ?aboliscono? i conti a costo (quasi) zero. I consigli per la chiusura di un conto corrente bancario. AGGIORNAMENTO DEL 21.11.03 di Mauro Novelli (29.9.2003)

Con gli ultimi scampoli di credibilità, molte banche hanno convinto migliaia di famiglie e di singoli cittadini ad aprire un conto corrente, allettandoli con il costo (quasi) zero. Dopo alcuni mesi, molti di tali correntisti si son visti annunciare che quel conto si sarebbe trasformato in un servizio oneroso, non più a ?zero spese?. Da tempo diciamo di non aprire conti bancari sullo slancio delle favorevoli condizioni promesse da impiegati e direttori a perfetta conoscenza del fatto che le loro ?promesse? sono scavalcate dagli annunci che la direzione della banca apporrà in Gazzetta Ufficiale anche il giorno successivo, e con effetti spesso retroattivi. Chi, a fronte di questo ennesimo saccheggio, ha deciso di chiudere il conto corrente, non attenda dicembre per procedere all?estinzione. A seguito del nostro ordine, le banche pongono "in chiusura" il conto, ma non lo chiudono: restano in attesa del calcolo delle competenze di estinzione che, sommate a quelle di gestione, daranno luogo all?ultimo addebito a favore della banca. Il saldo risultante verrà destinato secondo le indicazioni indicate dal titolare sul modulo o sulla lettera di estinzione. In alcuni casi le lungaggini durano per settimane e, se l?ordine perviene a ridosso della fine di dicembre, hanno l?obbiettivo di giungere al nuovo anno col conto ancora in essere. Se, perciò, non procediamo per tempo, rischiamo di scavalcare il 31 dicembre col conto non chiuso. Ci vedremo addebitare le spese annue di gestione e quelle di chiusura "dei conti" al 31 dicembre e, magari dopo alcuni giorni, le commissioni di chiusura del rapporto, con la riproposizione di voci di spesa già addebitate al 31 dicembre. Questa azione "scaltra" serve a mantenere alte le statistiche di sportello di fine anno. Se abbiamo deciso di cambiar banca, o di aprire un conto postale, è pertanto opportuno formalizzare l?ordine non oltre il 15 novembre, ponendo in chiaro che non verranno accettate procedure miranti a scavalcare il 31 dicembre. L?ordine può essere dato per lettera raccomandata con A.R. o, allo sportello, riempiendo un modulo predisposto dalla banca. Se il conto è contestato a firme disgiunte, è sufficiente l?ordine di uno dei contestatari. A questo proposito, per allungare i tempi, molto spesso i dipendenti richiedono anche la presenza del secondo intestatario: è un abuso a cui ribellarsi e da denunciare alla presidenza della banca, alla banca d?Italia e all?Adusbef. Come procedere: - staccare un ultimo assegno a valere sul conto da chiudere e versarlo sul nuovo conto. L?importo di tale assegno deve essere tale da lasciare un saldo sufficiente a permettere alla banca di addebitare le commissioni di chiusura di cui abbiamo parlato (per conti con movimentazione normale, 200 / 250 euro sono sufficienti), ed alle quali vanno eventualmente aggiunti gli assegni già emessi, le spese con bancomat, con carte di credito, gli ordini permanenti (che avremo per tempo eliminato) ecc.; - accertato l?addebito sul conto di questo ultimo assegno, e verificata la registrazione di ogni altra nostra spesa, è possibile inoltrare l?ordine di messa in estinzione (raccomandata o modulo allo sportello); - indicheremo la numerazione degli assegni non utilizzati, che allegheremo dopo averli mutilati della parte destinata alla firma di traenza; - allegheremo bancomat e carta di credito, resi inutilizzabili graffiando la banda magnetica e tagliandoli in due, indicandone la numerazione; - se utilizzeremo il modulo fornitoci allo sportello, pretenderemo una copia. Dopo alcuni giorni, o alcune settimane, la banca invierà un ultimo estratto conto con gli addebiti di spese e commissioni, e con l?indicazione del bonifico del capitale risultante a favore del nuovo conto. Il saldo finale sarà pari a zero. Qualora nel giro di un mese non si ricevessero informazioni dalla banca, recarsi allo sportello per verificare lo stato dell?operazione di chiusura e chiedere una giustificazione del ritardo. Attenzione: se il saldo finale dovesse risultare negativo (spese e commissioni hanno superato l?importo lasciato sul conto), il rapporto non viene chiuso: la banca attenderà il versamento dell?importo per riportare a zero il saldo. In genere le banche più scorrette hanno la pessima abitudine di non avvisare di tale circostanza e, al primo scadere del trimestre e dei successivi, quella passività maturerà tassi passivi e commissioni di massimo scoperto, aggravando la posizione debitoria dell?ignaro titolare, non ancora "ex correntista". E? quindi opportuno seguire la vicenda fino al termine del rapporto: saldo pari a zero e conto chiuso. AGGIORNAMENTO DEL 21.11.2003 Attenzione: pur di evitare la chiusura del conto, alcuni direttori di banca inventano fandonie e cercano di evitare l?esecuzione dell?ordine: 1) Non è vero che, per la chiusura di un conto cointestato a più persone "a firma disgiunta", occorra che l?ordine di chiusura sia sottoscritto da tutti gli intestatari. A tal proposito, ricordiamo che i titolari di un conto possono addirittura fornire all?eventuale delegato il potere di chiudere il conto corrente. Figuriamoci se uno dei cointestatari non ha i poteri di porre in estinzione il rapporto. 2) Se invece le firme sono congiunte, è inutile tentare individuali chiusure del conto. 3) Non è vero che, se il conto corrente è di regolamento per una carta di credito, occorra attendere 60 giorni di "quarantena" prima di poter procedere alla chiusura "perché potrebbero arrivare spese effettutate con la carta ed ancora non addebitate". Non accettate tali opposizioni. Sono campate in aria. Se avete certezza che ogni addebito sia stato effettuato, imponete l?esecuzione dell?ordine di estinzione. 4) Se allo sportello l?impiegato forza la mano per non accogliere l?ordine di chiusura, si può inviare una raccomandata A.R. al direttore dell?agenzia denunciando il fatto ed ordinando la messa in estinzione del conto. Tale raccomandata va inviata per conoscenza (per posta normale) a: p.c. Al presidente della Banca___________________________ * Via/Piazza________________________ Cap _______CITTA?________________ * L? indirizzo è quello della Direzione Generale e non quello della ns. Agenzia. p.c. Spett. Banca Centrale Europea Kaiserstrasse, 29 D - 60311 FRANKFURT am MAIN p.c. Ministero di Economia e Finanze / CICR Via XX Settembre, 97 00187 ROMA (*)fax del CICR: 064820952 p.c. Ufficio Vigilanza Banca d?Italia Via Nazionale, 91 00184 ROMA p.c. ADUSBEF Via Farini, 62 00185 ROMA

10/02/2004

Documento n.3446

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