Il PuntO. Dallo sciopero della spesa alla gestione comune dei consumi.

in Il Punto

Il PuntO. Dallo sciopero della spesa alla gestione comune dei consumi.
Di Mauro Novelli 22.9.2003

L?adesione allo sciopero della spesa, attuato il 16 settembre, ha dimostrato (inconfutabilmente) che il fronte dei consumatori comincia a comporsi. Non interessano le percentuali di adesione, quanto piuttosto la motivazione interiore che ha spinto tanti cittadini ad attivarsi per dare una dimensione visibile e concreta all?iniziativa. Ebbene, questa molla è risultata presente, diffusa e commensurabile. Finalmente, anche in Italia, le due metà del "mercato" cominciano ad avere connotati comparabili. E? lo stesso mercato che, per oltre 50 anni ed equivocando, abbiamo confuso con l?antagonismo tra aziende produttrici (nella figura dei loro proprietari) e lavoratori dipendenti. Per decenni, abbiamo ridotto gli attori a "datori di lavoro", da una parte, e "lavoratori dipendenti", dall?altra. Non a caso le strutture socio-politiche, costruite e cresciute su quelle false metà, sono state le organizzazioni datoriali e quelle sindacali. I consumatori si son dovuti rincantucciare nell?angolo dei soci paganti, senza alcuna prerogativa. Con la nuova presa di coscienza, la "domanda" (quella che decide di comprare e paga per la sua decisione) comincia ad avere consapevolezza di se stessa, riappropriandosi del ruolo che, in economia, l?unica legge di mercato con connotati scientifici (verificabile cioè in ogni consesso umano), quella della domanda e dell?offerta, annette ai consumatori. E? da auspicare che sarà sempre più piacevole, per il versante della domanda (cioè dei consumatori e degli utenti), decidere di contribuire con atteggiamenti pur minimi, ma inseriti nella dinamica dei grandi numeri, a razionalizzare prima, ed a gestire in comune, poi, i propri consumi in termini di livello, quantità, qualità, frequenza. Magari godendo del piacere, quando si deciderà, di passare una serata casalinga senza televisione e senza illuminazione (con grande gioia dei piccoli saranno, esultanti per la novità della candela accesa), o di non consumare per una settimana (o un mese) i prodotti pubblicizzati dagli spot televisivi mandati in onda in un giorno prestabilito, o ancora dei consorzi di caseggiato per la spesa di tutti i giorni, in grado di spuntare minori prezzi -rispetto ai singoli - a seguito della maggiore quantità "domandata". Stiamo per giungere alle conclusioni di Leonardo da Vinci: "In questo universo, anche un granello di sabbia ha il suo peso".

22/09/2003

Documento n.3435

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