Il PuntO. Arrivano i dazi contro la Cina. Si brinda?

in Il Punto

Il PuntO. Arrivano i dazi contro la Cina. Si brinda?
Di Mauro Novelli. 25-4-2005

L’Europa interverrà certamente contro la Cina nel tentativo di porre un argine all’invasione di prodotti a basso o bassissimo prezzo importati nei paesi UE. Gli imprenditori brindano. I cittadini brinderanno in seguito, se – e solo se – il fronte dell’offerta del loro paese saprà approfittare di questa temporanea boccata di ossigeno per azioni di recupero di competitività attraverso innovazione, investimenti, razionalizzazioni, utilizzo di nuove tecnologie, etica. E, conoscendo la qualità media degli imprenditori medio-grandi di casa nostra, temo per il versante della domanda. E’ evidente, infatti, che se tali recuperi imprenditoriali non dovessero essere posti in essere, assisteremmo all’ennesima e trita burletta, ormai da manuale: individuata nella Cina la colpa della nostra stagnazione, della necessità di licenziare, dell’urgenza di aiuti ed aiutini, nel momento in cui si “governa” la vicenda con iniziative politico-economiche di recupero, gli scaltri si limitano a passare alla cassa (ed a brindare). Se poi, altri paesi dell’Unione, fossero in grado di imporre comportamenti seri e conseguenti da parte della loro imprenditoria, assisteremmo all’ennesima mortificazione della nostra competitività internazionale e della propensione al consumo degli Italiani. La reazione della U.E. induce comunque ad alcune riflessioni: 1) Gli amanti del “global” libero ed ineludibile sono dei fans solo se risultano unici vincitori. In caso di soccombenza, diventano in poco tempo fautori appassionati del “local” e del mercato protetto. 2) Il vantaggio di molti (consumatori con accesso a prodotti a basso prezzo) è più gracile e silenzioso dello svantaggio di pochi (imprenditori incapaci di reggere alla concorrenza esterna), urlato a tal punto da condizionare fortemente legislatori e governi. 3) Un governo non in grado di ricomporre e contemperare gli interessi di domanda ed offerta conduce alla rovina il sistema economico, dal momento che deve adottare un accanimento terapeutico nei confronti di imprese non in grado di reggere la concorrenza e che, invece, dovrebbero uscire dal mercato. 4) In occasione dell’ingresso dell’euro, di fronte alla richiesta di indicazione del doppio prezzo dei prodotti (in euro e in lire), il governo Berlusconi si “tirò fuori” sostenendo che, essendo un governo liberista, riteneva di non imporre nulla a nessuno………Oggi invece si spende in pressioni sulle istituzioni europee perché gli scorretti cinesi siano puniti. 5) Infine, un mercato senza regole e lasciato a se stesso, tende a strutturarsi naturalmente in monopolio ed ad eliminare ogni forma di concorrenza

26/04/2005

Documento n.3115

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