Il ConsigliO. Conto con servizi accessori: penoso chiuderlo. Come evitare un vero e proprio trasloco. Di M. Novelli

in Il Consiglio

Il ConsigliO. Conto corrente con servizi accessori: penoso e difficile chiuderlo. Come evitare un vero e proprio trasloco
Di Mauro Novelli 17-7-2006

Non sappiamo se l’articolo 10 (Condizioni contrattuali dei conti correnti bancari) del decreto Bersani sulle liberalizzazioni verrà trasformato in legge così com’è. […..] Articolo 10 (Condizioni contrattuali dei conti correnti bancari) 1. L'articolo 118 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, recante il testo unico bancario è sostituito dal seguente: " 1. Nei contratti di durata può essere convenuta la facoltà di modificare unilateralmente i tassi, i prezzi e le altre condizioni di contratto qualora sussista un giustificato motivo. 2. Qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali deve essere comunicata espressamente al cliente per iscritto, secondo modalità immediatamente comprensibili, con preavviso minimo di trenta giorni. 3. Entro sessanta giorni dal ricevimento dalla comunicazione scritta, il cliente ha diritto di recedere senza penalità e senza spese di chiusura e di ottenere, in sede di liquidazione del rapporto, l'applicazione delle condizioni precedentemente praticate. 4. Le variazioni contrattuali per le quali non siano state osservate le prescrizioni del presente articolo sono inefficaci, se pregiudizievoli per il consumatore. 5. Le variazioni dipendenti da modifiche del tasso di riferimento devono operare, contestualmente in pari misura, sia sui tassi debitori sia su quelli creditori." [….] Poiché detto articolo permette al correntista - qualora non dovesse accettare le variazioni di costo indicate dalla banca - di chiudere il conto senza penalità e senza spese di chiusura, occorrerà prendere in considerazione l’ipotesi di abbandonare, con una certa frequenza, una banca ed aprire un rapporto di conto con altro istituto. Ci auguriamo, comunque, che venga almeno introdotto il termine minimo di un anno alla valenza delle variazioni di costo imposte sui contratti bancari (Vedi Il PuntO del 2-7-2006) Ma tutti i correntisti bancari sanno che chiudere il conto è lungo e penoso (finora anche molto costoso), soprattutto se si è ceduto alle lusinghe (o alle imposizioni) delle banche di annettere al rapporto una serie di servizi accessori: versamento di stipendio o pensione, domiciliazione delle utenze, inserimento di ordini permanenti, Rid, pagamento di rate del mutuo ecc. Si pensi alle procedure da seguire con l’ente che eroga la pensione, e i conseguenti tempi d’attesa necessari solo per mettere a regime i versamenti sul nuovo conto bancario di regolamento. Il consiglio.
E’ opportuno annettere servizi accessori solo a conti correnti le cui condizioni non cambieranno per alcuni anni (grandi banche hanno in vetrina conti del genere da qualche anno) o che hanno condizioni particolarmente basse (molti conti “on line” hanno costi limitatissimi, come anche il conto corrente postale). A conti del genere è possibile affiancare una custodia titoli. Risultano pertanto ampiamente sufficienti alle esigenze di una famiglia media. Non tutti – si dirà – sono però in grado di utilizzare un computer per aver accesso a conti online. E’ vero, ma è anche vero che questo è passaggio ormai ineludibile: se abbiamo una discrasia con Internet, si stimoli il fratello, il figlio o il nipote ad attrezzarsi per la bisogna. Impadronirsi dei nuovi strumenti sarà un vantaggio anche per loro. Se poi riterremo indispensabile un conto corrente più “operativo”, in grado di offrire ulteriori servizi necessari alla nostra attività economica o finanziaria, si prenda in considerazione l’ipotesi di aprire un secondo rapporto (potremmo definirlo “professionale”) ma senza rimpinzarlo di quei servizi, non a caso definiti “fidelizzanti”, che ci impedirebbero un relativamente agevole cambiamento di banca qualora dovessimo verificare l’inadeguatezza qualitativa del rapporto e non dovessimo accettare, di conseguenza, variazioni di costi, prezzi, commissioni. Va quindi valutato se è preferibile monetizzare le penosità burocratiche e le perdite di tempo della chiusura del conto corrente e pagare in più un bollo e qualche decina di euro l’anno, allo scopo di aver mano libera nella chiusura del rapporto bancario e non dover affrontare le ansie e gli impicci di un vero e proprio trasloco.

17/07/2006

Documento n.6192

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