FONDO RISPARMIO TRADITO : INCONTRO AL MEF PER DISCUTERE DEI DECRETI ATTUATIVI

Comunicato stampa

Per oggi 29.01.2019 su indicazione del Sottosegretario On. Villarosa, è stata convocata la riunione “Cabina di Regia – Decreto Attuativo” per martedì 29 gennaio p.v.  alle ore 11, presso il Ministero dell’economia e delle finanze – sala del Parlamentino (primo piano).

Motivo dell’incontro discutere delle modalità di attuazione del fondo, prima che vengano  emanati i decreti attuativi, ricordiamo che il Fondo Indennizzo Risparmiatori per il risparmio tradito è stato istituito Con la legge di Bilancio approvata il 23/12/2018.

Il Sottosegretario  On. Villarosa ha voluto sentire gli appunti e gli spunti che potevano provenire dalle  Associazioni che tutelano i risparmiatori, prima dell’approvazione  dei relativi decreti attuativi.

L’On Villarosa in merito ai tempi di attuazione dei decreti ha affermato che il primo dei due decreti sarà emanato non il 31 gennaio, (termine originario ma  dilatorio), ma in tempi ravvicinati, a distanza di una settimana e quindi  il 7-8 febbraio. Il primo decreto attuativo  riguarderà la modulistica da presentare,  sarà previsto un  portale dedicato, lo smistamento delle pratiche avverrà tramite la Consap.

A tal proposito il ruolo delle Associazioni sarà molto importante in quanto  potranno raccogliere e presentare le varie pratiche al fine di realizzare un sistema quanto più snello e rapido, dopo il primo decreto attuativo ne verrà emesso un secondo a distanza di circa un mese e mezzo dal primo, dall’emissione di questo secondo decreto scatterà il temine dei 180 giorni per la presentazione delle domande.

Si tratta di tempi tecnici ed è giusto che tutto vada eseguito nel migliore dei modi per evitare errori, ma nel frattempo molti risparmiatori sono stati aggrediti con decreti ingiuntivi ed esecuzioni immobiliari,  non potendo essere solvibili a causa delle perdite dei propri risparmi causati  dai dissesti delle banche.

Anche di queste problematiche  si è discusso, il Governo dovrebbe farsi carico di promuovere moratorie con le banche per risolvere almeno i casi più spinosi, ma anche intervenire per sospendere le segnalazioni in centrali rischi che non consentono ai risparmiatori di avere accesso al credito.

 Per chi scrive poi andrebbero assunte anche posizioni più radicali, con interventi che possano addirittura prevedere la sospensione delle esecuzioni  per situazioni di povertà e di inadempimenti causate proprio dai dissesti finanziari delle Banche.

 

Roma, 29.01.2019                                                                Avv. Massimo Campanella

 

29/01/2019

Documento n.12310

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