Caso Parmalat. Continua l’affare. (Avv. Marisa Costelli - Milano)

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Caso Parmalat. Continua l’affare. (Avv. Marisa Costelli - Milano) Alla prima udienza del processo a Milano che vede imputati Bianchi e Penca (i revisori della Gran Torthon ora Italaudit) abbiamo visto presentare in una volta sola un gruppo di ben 29.000 costituzioni di parte civile da parte di un avvocato di Torino. Approfondendo un po’ la vicenda, è emerso che il San Paolo aveva offerto i propri servigi agli obbligazionisti e, con la propria organizzazione, aveva promosso la costituzione di un Comitato per la tutela dei propri clienti. Risultato: oltre 29.000 adesioni. Ai bondisti del San Paolo è stato proposto di delegare totalmente i loro diritti sia in sede civile che penale al Comitato in cambio di assistenza legale, con una procura. Gratis senza spendere nulla e senza rischiare nulla. Solo una piccola nota: ovviamente gli avvocati del Comitato non faranno mai causa al San Paolo. Quando si dice “l’affare nell’affare” !! I diritti dei bondisti venduti per un piatto di lenticchie !!! E pensare che il San Paolo è stata tra le banche più attive nel “commercio” di quei bond. Sarà uno strano caso di ravvedimento operoso, oppure il San Paolo ha interesse a "gestire" una massa di soggetti potenzialmente pericolosi ? Ma hanno pensato quanti firmarono la procura al SanPaolo che si sarebbero cacciati in un cul de sac???? Antico saggio consiglio....: leggere bene prima di firmare! La procura concessa è comunque revocabile.

23/02/2005

Documento n.4476

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