UNIPOL-SAI: ADUSBEF INSISTE, VEGAS DEVE ESSERE SUBITO DESTITUITO E LA CONSOB COMMISSARIATA!

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COMUNICATO STAMPA

  UNIPOL-SAI: ADUSBEF INSISTE, VEGAS DEVE ESSERE SUBITO DESTITUITO E LA CONSOB  COMMISSARIATA!

     Ogni giorno si arricchisce la telenovela sul ruolo scandaloso di Giuseppe Vegas, in merito alla fusione Unipol-Sai, che dovrebbe indurre i magistrati a fare una retata sulla commissione analoga a quella del Mose, e spingere  il presidente del Consiglio Matteo Renzi  a destituire con effetto immediato dalle sue funzioni il presidente con riserve di risarcimento danni ed a commissariare l’indifendibile Consob.

     Sul caso Unipol-Fondiaria Sai, ogni giorno si aggiunge un tassello di illegalità che riguarda il presidente della Consob Giuseppe Vegas, già accusato di aver ignorato le valutazioni dell’ufficio Analisi quantitative della stessa Commissione sul valore reale dei derivati in pancia al gruppo delle coop all’epoca della fusione con la Compagnia dei Ligresti, ora spunta anche l’ipotesi di aver causato il crollo in Borsa del titolo FonSai e della sua controllante, formulata non dall’Adusbef,ma dall’ex commissario Michele Pezzinga. Secondo il quale, nel gennaio 2012 Giuseppe Vegas, consigliando Unipol su come correggere l’operazione con FonSai per evitare l’imposizione di una costosa Offerta pubblica di acquisto, la cui prospettiva allettava il mercato, causò appunto un notevole tonfo del valore delle azioni Fondiaria e dell’intera galassia Ligresti.

   In particolare Pezzinga, che è stato sentito dal Procuratore di Milano Luigi Orsi come testimone il 28 ottobre 2013, ha spiegato al magistrato la “sostanza” delle sue critiche all’iniziativa di Vegas, che aveva tra l’altro già espresso in un’intervista a Repubblica del 30 gennaio 2012 bollando come “irrituale” la mossa del presidente della vigilanza dei mercati. “L’obiezione non riguarda una mera questione stilistica ma di sostanza  - ha detto al pm milanese – Se lei va a guardare l’effetto di Borsa delle ‘raccomandazioni’ di Vegas, vedrà che i titoli di Premafin (la holding che controllava FonSai che avrebbe maggiormente beneficiato dell’Opa, ndr) il giorno dopo hanno perso il 22%, quelli di FonSai l’8,23% e quelli della Milano Assicurazioni il 6,7%”.

   “Il crollo di quotazione – ha aggiunto – era evidente effetto delle dichiarazioni di Vegas secondo le quali non vi sarebbe stata alcuna Opa, ciò che rendeva meno appetibili questi titoli”. Pezzinga ha poi detto a Orsi come, dopo l’intervista a Repubblica in cui aveva stigmatizzato il comportamento di Vegas, “una parte della stampa mi definì una ‘scheggia impazzita’. Nessun collega commissario chiese chiarimenti a Vegas, forse temendo una campagna di stampa come quella che mi era stata riservata”.

   Ma non finisce qui, perché anche il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi, che è stato designato tra i saggi dal presidente della Repubblica Napolitano nella sua qualità di direttore generale di Bankitalia, secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta penale su UnipolSai, avrebbe espresso rammarico nei confronti di Vegas per non aver ricevuto informazioni e valutazioni importanti alla lettera ufficiale del  27 giugno 2012, in tema di prodotti strutturati presenti nel portafoglio della compagnia bolognese, per poter effettuare conseguenti decisioni sulla fusione.

    Cosa aspettano le Procure di Torino e Milano ad incriminare il presidente della Consob Giuseppe Vegas, ed il presidente del Consiglio Renzi, a destituirlo con effetto immediato, con riserva di risarcimento danni e procedere al conseguente commissariamento ? Cos’altro  dovrà  ancora uscire su una torbida  vicenda, che ha visto protagonista un presidente della Consob quantomeno inadeguato nella gestione di un organismo di regolazione dei mercati, la cui indipendenza non si riesce più a trovare neppure nella carta intestata ?

 

                                                                                                                                     Elio Lannutti (Adusbef)

Roma, 5.6.2014

 

05/06/2014

Documento n.9731

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