SIAMO FELICI CHE VENGA ESTESO IL BONUS DI 80 EURO A DISOCCUPATI E CASSINTEGRATI, MA GOVERNO ED AGENZIA DELLE ENTRATE, OMETTONO DI INDICARE LE COPERTUR

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

SIAMO FELICI CHE VENGA ESTESO IL BONUS DI 80 EURO A DISOCCUPATI E CASSINTEGRATI, MA GOVERNO ED AGENZIA DELLE ENTRATE, OMETTONO DI INDICARE LE COPERTURE. NON VORREMMO ASSISTERE ALLE CONSUETE OPERAZIONI ELETTORALI, CHE PORTANO AD INDEBITARE ANCORA LE NUOVE GENERAZIONI.

 

     Adusbef, che ha sempre chiesto provvidenze e sgravi fiscali per i redditi sotto i 26.000 euro, è lieta che il Governo estenda il bonus, che dovrebbe arrivare nella busta paga di maggio, anche a cassintegrati e disoccupati che percepiscono l'indennità ed ai lavoratori in mobilità, che riceveranno il bonus Irpef di 80 euro, come chiarito da una circolare applicativa dell'Agenzia delle Entrate.

  Ma nè l'Agenzia delle Entrate, nella nota di ieri dove precisa le modalità del credito Irpef, che scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione, né Governo e Ministero dell’Economia hanno chiarito la fonte di stabili coperture tecniche per far fronte ai pagamenti, che ogni provvedimento legislativo deve obbligatoriamente dimostrare ai sensi dell’art. 81 della Costituzione, riformato il 18 aprile 2012 dal  Senato in seconda lettura che introduce il pareggio di bilancio.

   “Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. Ogni legge che comporti nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte”.

  Proprio ieri sono stati pubblicati i dati sul debito pubblico, arrivato a 2.120 miliardi di euro, con il governo Renzi, partito a fine febbraio con un debito di oltre 2.107 miliardi di euro, termina il primo mese di governo con il debito salito a 2.119, 927 miliardi, con un aumento di 12,770 miliardi ed un maggior carico per i cittadini di 2.142 euro, portando il gravame sulle spalle di ogni italiano a 35.569 euro a fine marzo.

    Adusbef ha già vissuto maldestre operazioni di finanza pubblica e manovre di bilancio elettoralistiche nazionali e locali, che hanno portato all’Italia il terzo debito pubblico del mondo, ben note anche ai  cittadini partenopei ai tempi del sindaco del ‘sacco di Napoli Achille Lauro’, che regalava la scarpa destra prima del voto di scambio ai suoi elettorali, con la promessa della scarpa sinistra a risultato raggiunto.

   Governo ed Agenzia delle Entrate hanno l’obbligo di quantificare importi e coperture, per erogare il sacrosanto bonus di 80 euro a lavoratori, cassintegrati e disoccupati.

 

                                                                                                                                    Elio Lannutti (Presidente Adusbef) 

Roma,15 maggio 2014

   

15/05/2014

Documento n.9704

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