Salva banche e risparmiatori espropriati: Adusbef, che ha ricevuto invito dr. Nicastro,presidente Good Banks di partecipare a riunione, ne valuterà l'opportunità, essendo noto che tali riunioni, molto utili per far decantare le proteste, si sono rivelate inutili e dannose per diritti ed interessi dei truffati

in Comunicati stampa

SALVABANCHE E RISPARMIATORI ESPROPRIATI: ADUSBEF, CHE HA RICEVUTO INVITO DR.NICASTRO PRESIDENTE GOOD BANKS  DI PARTECIPARE A RIUNIONE PROSSIMO 19 GENNAIO, NE VALUTERA’ LE  OPPORTUNITA’, ESSENDO NOTO CHE TALI RIUNIONI, MOLTO UTILI PER FAR DECANTARE LE PROTESTE, SI SONO RIVELATE  INUTILI E DANNOSE PER DIRITTI E INTERESSI DEI TRUFFATI.

 

   Adusbef, l’associazione specializzata nella tutela degli utenti dei servizi bancari e finanziari, che assieme alle altre associazioni del Cncu (Consiglio Nazionale Consumatori Utenti) ha ricevuto l’allegato invito del dr. Roberto Nicastro, presidente delle good banks, di partecipare ad un incontro da svolgersi il 19 Gennaio p.v. alle ore 14,30 c/o la Sede di Nuova Banca delle Marche SpA, in Via Romagna 17 a Roma, per uno scambio di idee propedeutico ad un dialogo costruttivo, anche nella prospettiva dell’intervento dello schema arbitrale in via di predisposizione da parte del Governo, in relazione all'amplissima diffusione di informazioni su tutti i media nazionali degli effetti del decreto lgs. del 16/11/2015 e del connesso "Provvedimento di riduzione" disposto da Banca d'Italia, che ha azzerato il valore delle obbligazioni subordinate emesse dalle 4 Banche poste in "risoluzione", valuterà come sempre se la partecipazione potrà essere utile ai risparmiatori truffati ed espropriati da Bankitalia e dallo Stato.

  Adusbef, la cui trentennale esperienza maturata nella tutela dei diritti e degli interessi dei risparmiatori, che ciclicamente vengono truffati con il concorso dei distratti, a volte collusi controllori, ritiene che tali incontri richiesti, con la riesumazione di vecchi arnesi limitrofi all’Abi (Associazione Bancaria) ed al sito fraudolento Patti Chiari, servano più a banche e banchieri nel far decantare le sacrosante proteste di piazza, i ricorsi legali e giudiziari, invece che ai sacrosanti diritti dei risparmiatori espropriati.

   Continuando a ritenere che invece delle elemosine arbitrali, le 130.000 famiglie espropriate da Bankitalia e dallo Stato, abbiano il diritto ai risarcimenti integrali, senza distinzione tra obbligazionisti ed azionisti, diventati tali con metodi spesso estorsivi (salvo gli speculatori ed i professionisti consapevoli di effettuare investimenti rischiosi, che non difendiamo), nel ringraziare il Presidente Nicastro, la cui iniziale ed arrogante sicumera si è scontrata con una realtà diversa di risparmiatori sfiduciati che ritirano i propri sudati risparmi sia dalle 4 banche (CariChieti,CariFerrara, Banca Marche E Banca Etruria), che dal sistema, la cui fuga dai depositi è acclarata anche dalle statistiche,  a volte  poco credibili di Bankitalia, Adusbef valuterà l’utilità della sua partecipazione all’incontro del 19 gennaio, offrendo documentata e trasparente motivazione.

  La lettera del dr. Nicastro, può essere condivisibile solo sul punto nel quale informa che i bond:”sono stati sottoscritti in quota rilevante in anni (2006-2008) in cui il contesto legale di riferimento e la unanime percezione  della rischiosità erano fondamentalmente diversi da oggi. Infatti, la normativa europea ed italiana relativa a questi titoli è sostanzialmente mutata in questi anni, rendendoli di fatto molto più rischiosi; infine non si può dimenticare che la Direttiva UE del 2014 (di risoluzione delle crisi bancarie) ha reso retroattivi gli effetti delle crisi bancarie sui sottoscrittori. I bond subordinati sono stati acquistati dall'1% dei clienti, molti dei quali (circa l'80 %) li detenevano nell'ambito di una buona diversificazione del patrimonio, pesando meno del 30 % del totale”.

   Nicastro ed  il Governo, devono prendere atto che, far risarcire integralmente le 130.000 famiglie espropriate dalla Banca d’Italia che non ha correttamente vigilato, iniziando con i 380 milioni di euro l’anno di dividendi elargiti alle banche socie, ha un costo nettamente inferiore alla perdita di reputazione e di fiducia nel sistema bancario, tra i più cari, vessatori ed opachi dell’intera Europa.

 

14/01/2016

Documento n.10219

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