RCS: CHE BAZOLI,BANCHIERE PLURINDAGATO, SI VANTI DI SCEGLIERE DIRETTORE CORSERA, E' LA PROVA PROVATA DI UN PAESE AI PRIMI POSTI PER CORRUZIONE, AGLI U

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COMUNICATO STAMPA

 RCS: CHE BAZOLI,BANCHIERE PLURINDAGATO, SI VANTI DI SCEGLIERE DIRETTORE CORSERA, E’ LA PROVA PROVATA DI UN PAESE AI PRIMI POSTI PER CORRUZIONE, AGLI ULTIMI PER  LIBERTA’ DI INFORMAZIONE.

   Per la nomina del direttore del Corriere della Sera, l'auspicio è che ci sia un dialogo tra consiglio e azionisti su una rosa di candidati, ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli: "la scelta spetta certamente al consiglio ma non credo che i suoi componenti siano calati dall'alto. Quando arriverà l'indicazione del comitato nomine del vecchio Cda a quello nuovo su chi sarà il nuovo direttore vorremmo sapere da quale ambito o rosa lo si sta scegliendo, per essere certi che sia al livello degli obiettivi del piano industriale. Ne parleremo con i consiglieri che non sono piovuti dal cielo".

   Che un banchiere di lungo corso come Bazoli, plurindagato dalle Procure della Repubblica, per alcuni episodi di concorso in truffa pluriaggravata e continuata, con la procura di Trani che ha citato in giudizio gli ex vertici di Banca Intesa e Banca Caboto (entrambe del gruppo Intesa-San Paolo),contestando ai 15 imputati la negoziazione di prodotti derivati di tipo 'swap' ritenuti truffaldini, tra i quali Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Banca Intesa San Paolo ed ex presidente del Cda, e Corrado Passera, ex ministro per lo sviluppo economico e amministratore delegato sino al 2011, si vanti di fare pressioni per scegliere il direttore del Corriere della Sera di suo gradimento, è la prova provata di un paese degradato, ai primi posti per corruzione, agli ultimi per la libertà di informazione.

    Bazoli è anche indagato nel nuovo filone d'inchiesta Ubi Banca- che si aggiunge a quello avviato dalla Procura di Bergamo –che  riconduce all'assemblea della banca del 20 aprile 2013 nel corso della quale furono eletti il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione dell'istituto (tuttora in carica), con la lista di Andrea Moltrasio, eletto alla presidenza del consiglio di sorveglianza, che ottenne oltre il 53% dei voti, più della metà dei quali espressi per delega.  Gli inquirenti e le Fiamme Gialle ipotizzano irregolarità in quel voto, realizzate proprio attraverso la raccolta di deleghe in bianco e deleghe con firme falsificate, con undici  indagati nel nuovo filone d'inchiesta: oltre a Moltrasio, Giovanni Bazoli nella qualità di presidente dell' Associazione banca Lombarda e Piemontese; Franco Polotti, presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca; Victor Massiah, amministratore delegato; Mario Cera, vicepresidente vicario del consiglio di sorveglianza; e Emilio Zanetti, consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Bergamo e della Banca Popolare Commercio e industria.

   Quanto potrà reggere ancora un Paese alla rovescia, popolato da moltissimi furbetti che prevalgono sui cittadini onesti e rispettosi delle leggi e della legalità e da banchieri al potere dal dopoguerra, che affermano spudoratamente di scegliersi i direttori più graditi del principale quotidiano italiano, che una volta designati, anche per una pur umana autocensura psicologica, invece di assolvere al dovere deontologico di informare la pubblica opinione come previsto dalla carte dei doveri del giornalista, potrebbero far prevalere la censura o al contrario la pubblicazione di graditissime veline ?

 

                                                                                                                                                     Elio Lannutti (Adusbef)

Roma, 10.4.2015

04/10/2015

Documento n.10045

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