RCA. Remissione del decreto alla Consulta:dopo Lecce, anche il Giudice di Pace di Bari

in Comunicati stampa
COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) RC AUTO: FIOCCANO LE SENTENZE DI REMISSIONE ALLA CONSULTA, SUL DECRETO TRUFFA ?SALVACOMPAGNIE ?! DOPO LECCE,ANCHE IL GIUDICE DI PACE DI BARI, AVV. MARIA I. GOFFREDO HA STRONCATO UN DECRETO TRUFFA CHE VIOLA I DIRITTI ACQUISITI DI 18 MILIONI DI CONSUMATORI, PER FAVORIRE INTERESSI DI 17 SOGGETTI GIA? CONDANNATI E CHE DEVE ESSERE RITIRATO,SE IL GOVERNO VUOLE PROMUOVERE IL NEGOZIATO E RESTARE SUPER-PARTES. LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI VERSO IL GOVERNO-DICE L?INTESA- AI MINIMI STORICI,COME DIRETTA CONSEGUENZA DELLA CLAMOROSA LEGGE TRUFFA SALVACOMPAGNIE ! SE SI DOVESSE VOTARE OGGI,LA COALIZIONE DI GOVERNO,SAREBBE DURAMENTE E SEVERAMENTE SCONFITTA DAI CONSUMATORI,SURCLASSATA DI OLTRE 8 PUNTI DALL?OPPOSIZIONE, CHE AVREBBE IL 52 PER CENTO DEI SUFFRAGI CONTRO IL 44 ! Le legittime contestazioni dell?Intesa dei consumatori al ?colpo di spugna? del Governo,che ha approvato un decreto truffa salvacompagnie per favorire piccoli interessi di bottega di 17 soggetti privati duramente condannati in nome del ?popolo italiano?,per affossare i sacrosanti diritti di 18 milioni di assicurati, faticosamente conquistati,trovano riscontro nell?ultima ordinanza di remissione alla Consulta da parte del Giudice di Pace di Bari, Avv. Maria I. Goffredo. L?ordinanza di remissione degli atti processuali alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità (costituzionale) dell?art. 1 del DECRETO-LEGGE 8 febbraio 2003, n. 18, intitolato "Disposizioni urgenti in materia di giudizio necessario secondo equità", pubblicato in G.U. n. 33 del 10-2-2003, per violazione di legge nella parte in cui, a modificazione dell?art. 113 comma 2 del codice di procedura civile, sottrae alla valutazione secondo equità i giudizi pendenti innanzi agli Uffici del Giudice di Pace e relativi ai contratti di massa di cui all?art. 1342 codice civile, è un vero e proprio atto di accusa contro il trio di Governo, Berlusconi-Castelli-Marzano, che ha firmato il decreto truffa ?ammazza-diritti?. La disposizione normativa,che modifica l?art.1342 del Codice Civile,è stata adottata dal Governo per mettere una pietra tombale sui diritti dei cittadini che chiedevano il rimborso dei premi RC Auto indebitamente percepiti da numerose Compagnie di Assicurazione sanzionate dall?Antitrust con provvedimento n. 8546 del 28/7/2000; confermato dal T.A.R. del Lazio con sentenza n. 6139/2001 e dal Consiglio di Stato con pronuncia n. 129/2002,approvata da 226 deputati (messi alla gogna dall?Intesa sui siti internet,manifesti e giornali) in prima lettura alla Camera,andrà in Aula al Senato il 1 aprile: ma non sarà un pesce d?aprile la durissima opposizione dell?Intesa dei Consumatori con sit-in e presidi di informazione ai cittadini-elettori. A distanza di poco più di una settimana dalla prima remissione del Giudice di Pace di Lecce, il Giudice di Pace di BARI, Avv. Maria Goffredo, sulla eccezione sollevata dagli Avv. Antonio Tanza e Massimo MELPIGNANO, in un giudizio promosso da un utente Bari, ha depositato in data 19 marzo 2003 l?ordinanza di remissione alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità dell?art. 1 del decreto legge 8 febbraio 2003 n. 18 (meglio noto come decreto ?salva-compagnie?) per violazione dell? art. 24 della Costituzione. Secondo le 10 pagine dell?ordinanza di remissione del Giudice GOFFREDO, il decreto viola la Costituzione, che invece assicura a tutti i cittadini i mezzi per agire e difendersi in giudizio. Per il Giudice di Pace di Bari ?avere consentito, con l?emanazione del decreto legge n. 18/2003, l?impugnazione dinanzi al Tribunale di tutte le sentenze emesse dal giudice di Pace anche di importo inferiore a 1100 euro, nei giudizi riguardanti i contratti di massa, e quindi istituito un doppio grado di giurisdizione, è aver limitato in modo grave e sostanziale l?accesso alla giustizia dei non abbienti per cause di importi modesti?. Il decreto legge impugnato, quindi, si pone in contrasto con le numerose norme (tra cui di recente il gratuito patrocinio) che sono state emanate proprio per consentire a tutti un effettivo accesso alla Giustizia, in ossequio all?art. 24 della Costituzione. L?Intesa dei Consumatori segna un nuovo punto a favore dei consumatori/cittadini/utenti nella lotta contro la prepotenza dei poteri forti,dopo che il 10 marzo il Giudice di Pace di Lecce, avv. Luigi Piro, aveva rimesso gli atti alla Corte Costituzionale per violazione degli artt. 3, 24, 25, 41, 77, 101, 102 e 104 della Costituzione. Mentre a Roma ? in Parlamento - si discute sulla conversione in legge del famigerato decreto, nel resto d?Italia comincia a montare la protesta contro l?illegittimo provvedimento salva compagnie. Dopo Lecce e Bari, sono previste nei prossimi giorni altre ordinanza di remissione alla Corte Costituzionale da parte di altri Uffici del Giudice di Pace, sulle eccezioni sollevate da Adusbef. Nelle 10 pagine di motivazioni dell?ordinanza, il Giudice di Pace di Bari Avv. M.I. Goffredo solleva questione di legittimità costituzionale dell?art.1 del Decreto legge 8 febbraio 2003,n.18,intitolato ?Disposizioni urgenti in materia di giudizio necessario secondo equità? pubblicato in G.U. n.33 del 10.2.2003 per violazione dell?art. 24 della Costituzione nei termini e per le ragioni di cui in motivazione;- disponendo la sospensione del procedimento in corso; - ordina la notificazione della presente ordinanza ai procuratori delle parti ed al presidente del Consiglio dei ministri e la comunicazione della stessa ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato?. La modifica dell?art. 113 c.p.c. di fatto, sottrae il contenzioso afferente i contratti di massa al vaglio secondo equità ed introduce per questa tipologia contenziosa il grado d?appello, in precedenza escluso potendosi invece impugnare le sentenze pronunciate secondo equità dinanzi alla Cassazione.Tutto ciò comporterà l?allungamento dei tempi della giustizia, l?aumento dei costi con l?introduzione di altro grado del giudizio, la negazione (o comunque l?estrema difficoltà) all?esercizio del diritto di difesa. Il testo integrale dell?ordinanza di remissione alla Corte Costituzionale, sarà pubblicato . Dai siti dell?Intesa dei Consumatori, erano stati scaricati oltre 5 milioni di moduli predisposti alle richieste di risarcimento del 20 per cento dei premi RC Auto pagati dal 1995 al 2000. Se si dovesse votare oggi, il Governo sarebbe duramente sconfitto e surclassato dall?opposizione di oltre 6 punti (un recente autorevolissimo sondaggio sulle intenzioni di voto degli italiani assegna al Polo il 44 per cento,mentre all?Ulivo più Rifondazione ben il 52 per cento dei suffragi !), soprattutto dalla giusta rabbia di 18 milioni di consumatori traditi da una coalizione che ammazza i diritti dei cittadini per favorire gli esclusivi interessi dei poteri forti e delle Compagnie di assicurazioni.

20/03/2003

Documento n.2992

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