RC Auto. I rimborsi per la diminuzione della quota "Fondo vittime della strada" finisce in Procura.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO Adusbef ? Codacons - Federconsumatori RC AUTO: LA MANCATA RESTITUZIONE DEL FONDO VITTIME DELLA STRADA AGLI ASSICURATI,FINISCE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA ! ADUSBEF,CODACONS,FEDERCONSUMATORI, HANNO CHIESTO DI ACCERTARE SE, OLTRE AL REATO DI APPROPRIAZIONE INDEBITA,SI POSSANO CONCRETIZZARE ALTRI REATI NELLE DIFFICOLTA? E LUNGAGGINI DI LIQUIDARE I RISARCIMENTI, DA PARTE DELLA CONSAP, ALLE VITTIME DELLA STRADA IN ATTESA DA ANNI ! La mancata restituzione dei ratei del Fondo Vittime della Strada da parte della stragrande maggioranza delle Compagnie di Assicurazioni,che com?è noto è stato ridotto dal 3 al 2,5 per cento dal 1 gennaio 2003 e dal 4 al 3 per cento dal 1 gennaio 2002,con un risparmio superiore a 170 milioni di euro,è finito alla Procura della Repubblica di Roma. Adusbef,Codacons e Federconsumatori dopo aver chiesto invano ad Isvap e Ministero delle Attività Produttive che fine abbia fatto la restituzione dei ratei,che solo Ras,Unipol e pochissime altre compagnie hanno pubblicamente dichiarato di aver ristornato ai propri assicurati,hanno presentato oggi un circostanziato esposto-denuncia in Procura. Gli assicurati che hanno pagato la loro polizza con un contributo del 3 per cento per polizze rinnovate precedentemente al gennaio 2003,hanno il diritto di avere indietro il rateo dello 0,50 per cento pagato in più- scrivono le associazioni dell?Intesa nella denuncia penale-. Ad esempio,su una polizza media di 800 euro, gravava fino al 31 dicembre 2002,un contributo al Fondo Vittime della Strada di 24 euro,pari a 2 euro al mese. Chi ha rinnovato la sua polizza annuale,mettiamo a giugno 2002,ha pagato 24 euro di Fondo Vittime della Strada ma per effetto della riduzione ha diritto ad avere indietro per 6 mesi,da gennaio a giugno 2003 quel rateo dello 0,50 per cento che ha pagato in più,ossia 2 euro. Già in occasione della precedente riduzione del Fondo Vittime della Strada avvenuta il 1 gennaio 2002, quando l?aliquota passò dal 4 al 3 per cento,con una riduzione di oltre 200 miliardi di vecchie lire,le associazioni chiesero di chiarire i termini del ristorno: chi incamerò buona parte di quei 100 milioni di euro,visto che sulle polizze non sembra ci sia stata traccia di contabilizzazione: la Consap che gestisce il Fondo Vittime della Strada,oppure le compagnie di assicurazioni ? Secondo i dati del Governo ?pag.54 del D.P.E.F. 2002-le tariffe assicurative obbligatorie per la responsabilità civile auto, sarebbero aumentate del 94,65 per cento negli ultimi 6 anni a fronte di una inflazione del 14,15 per cento,ed a fronte di tali dati, aver incamerato gli oneri della riduzione del Fondo vittime della Strada da parte delle imprese,può concretizzare il reato di appropriazione indebita a danno di milioni di assicurati ed un inaccettabile vantaggio a favore delle compagnie. Ma le associazioni chiedono anche di indagare sulla Consap,che secondo segnalazioni non liquiderebbe,come richiesto, i risarcimenti alle vittime dei pirati della strada. Poiché risulterebbe che le riduzioni del Fondo Vittime della Strada dell?1,5 per cento negli ultimi 2 anni, sarebbero dovuto anche a causa delle restrizioni e della farraginosità nella liquidazione dei sinistri alle vittime della strada,si chiede altresì di accertare tutte quelle ragioni che impediscono equi e veloci risarcimenti a migliaia di cittadini danneggiati, da anni in scandalose liste di attesa. ?Per le suesposte ragioni Adusbef,Codacons e Federconsumatori chiedono all?on.le Procura della Repubblica di aprire una inchiesta volta ad accertare i fatti e le circostanze penalmente rilevanti che hanno consentito ad 80 compagnie operanti in Italia, di incamerare ed appropriarsi indebitamente di ratei che dovevano invece essere restituiti agli assicurati alle naturali scadenze delle polizze assicurative ed essere defalcate,con apposita contabilità,dai premi e dalle tariffe?.

10/04/2003

Documento n.3132

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