Obbligo Pos, ennesima farsa per favorire le banche. Adusbef invita alla disobbedienza

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Comunicato stampa

Obbligo Pos, ennesima farsa per favorire le banche. Adusbef invita alla disobbedienza
Dal 30 giugno 2014 tutti i commercianti, artigiani e liberi professionisti, compresi i medici di famiglia la cui maggioranza difficilmente emette fatture superiori ai 30 euro, hanno l'obbligo di accettare pagamenti dai propri clienti, per importi superiori ai trenta euro, tramite Pos (Point of Sale) e sarebbero quindi costretti a dotarsi di tali apparecchi, gallina dalle uova d'oro per banche e società esercenti le carte di credito, per poter perfezionare transazioni di pagamento senza contanti.
L'ennesima norma da parte di Governi maggiordomi, che hanno legiferato dal novembre 2011 (Governi Monti, Letta, Renzi) in continuità e contiguità con gli esclusivi interessi delle banche, dal decreto salvabanche spacciato per salva Italia all’obbligo dei Pos,(Monti); al regalo di 7,5 miliardi di euro con la rivalutazione delle quote di Bankitalia, e sconti fiscali sulle perdite con un vantaggio di 19,8 miliardi di euro per le banche (Letta); decreto di ripristino dell'anatocismo bancario abrogato dalla Cassazione e prestito vitalizio ipotecario per gettare milioni di proprietari di case nelle grinfie dei banchieri (Pd,Renzi-Padoan).
Moltissimi professionisti ed esercenti, specie medici di famiglia, che telefonano allarmati agli sportelli dell'Adusbef e che erano ignari di tale obbligo, vengono rassicurati ed invitati a disobbedire all'ennesima norma ad hoc, che non serve a combattere l'evasione fiscale (che peraltro il Governo Renzi si accinge a condonare), ma soltanto a favorire gli interessi delle banche e delle società esercenti le carte di credito, con l'installazione del Pos che arriva a costare anche 1.000 euro l'anno.
Nella foga di favorire gli esclusivi interessi dei banchieri, il governo non ha inserito alcuna sanzione per chi non si munisce dell'apparecchio necessario per i pagamenti tramite carta bancomat o carta di credito, per questo Adusbef rassicura ed invita alla disobbedienza esercenti, professionisti e medici di famiglia, che non intendono sottostare alle forche caudine delle società esercenti le carte di credito che praticano costi e commissioni tra i più alti d'Europa.
Adusbef, che assisterà esercenti, professionisti e medici di famiglia taglieggiati, ricorda che per combattere l'evasione fiscale occorre il contrasto di interessi per offrire ai consumatori la possibilità di detrarre le spese e non essere così complici degli elusori ed evasori, mentre sono proprio i condoni fiscali, come quelli che sta deliberando il governo Renzi con la scusa di far rientrare i capitali dalla Svizzera, i migliori alleati di una evasione fiscale che sottrae ben 120 miliardi di euro l'anno dalla base imponibile.

 

30/06/2014

Documento n.9756

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