Governo: Adusbef, scelte errate, per cittadini solo aggravi .Debito pubblico sale, consumi no, incentivi lavoro a perdere

in Comunicati stampa

Governo: Adusbef, scelte errate, per cittadini solo aggravi
Debito pubblico sale, consumi no, incentivi lavoro a perdere
ROMA
(ANSA) - ROMA, 10 SET - Le "errate" politiche economiche del governo Renzi sono costate all'Italia "uno spaventoso aumento del debito pubblico, pari a 141,8 miliardi di euro a fine giugno 2016 al ritmo di 5 miliardi di euro al mese nei 28 mesi; aggravi della pressione fiscale; 10 miliardi di euro di bonus da 80 euro, che invece di riattivare i consumi ed il ciclo economico positivo li ha depressi", infine "incentivi a perdere sul Jobs act per circa 18 miliardi di euro, che invece di produrre l'auspicato aumento stabile dell'occupazione, produce licenziamenti a fine incentivi con effetti deteriori sui giovani, senza lavoro al 39,2%". E' l'analisi 'impietosa' dell'Adusbef che ha passato in rassegna alcuni dei più importanti interventi del governo.
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Governo: Adusbef, scelte errate, per cittadini solo aggravi (2)
ROMA
(ANSA) - ROMA, 10 SET - Ecco le misure prese in considerazione dall'associazione dei consumatori, con il confronto tra la "promessa" contenuta nelle dichiarazioni del premier e i risultati degli interventi calcolati dall'Adusbef. - BONUS 80 EURO. Promessa: "Abbiate fiducia spendete gli 80 euro". "Il bonus darà i suoi effetti. Il ceto medio ha bisogno di respirare". Risultati: Aumento di 3,1 miliardi di spesa delle famiglie al costo di 10 miliardi. Consumi delle famiglie in calo dell'1,2% nel primo semestre 2016 rispetto al primo semestre 2015. - EXPO 2015. Promessa: "Finalmente l'economia italiana sta ripartendo"; "Grazie Expo, viva Milano. Ha vinto l'Italia". Pil in crescita fino all'1,5%. Risultati: crescita del Pil dello 0,8% nel 2015. E 0,7% acquisito nel 2016. Record storico di disoccupazione in Lombardia nel 2014, all'8%. - JOBS ACT. Promessa: "Le riforme danno frutti, l'Italia riparte. Avanti tutta, adesso". "Il Jobs act sta creando lavoro stabile". Risultati: 750 mila posti di lavoro in più a tempo indeterminato, al costo di 18 miliardi. 135 mila posti fissi in più nel 2015, per la maggior parte trasformazioni di contratti a termine. Nei primi tre mesi del 2016 (con il taglio degli incentivi) i contratti fissi sono scesi del 33%. - ESENZIONE IMU e TASI PRIMA CASA. Promessa: "Dobbiamo liberare risorse ed energie ecco perché abbiamo deciso la cancellazione di IMU e TASI. Per far ripartire il settore delle costruzioni". Risultati: L'ANCE (Associazione Costruttori) stima per gli investimenti in nuova edilizia residenziale un'ulteriore diminuzione nel 2016 del 3,4% rispetto al 2015. - PRESSIONE FISCALE. Promessa: "il governo ha operato il taglio delle tasse più sostanziale della storia". Risultati. L'ultimo Def attesta che la pressione fiscale aumenta dal 43,7% nel 2015, al 44,2% nel 2016. - DEBITO PUBBLICO. Promessa: "Nel 2018 l'incubo di questa montagna di debito che può attivare terribili regole di taglio della ghigliottina andrà finalmente via e credo che per la prospettiva dell'Italia questo sarà un risultato importante". Risultato: a giugno 2016 il debito pubblico arriva alla cifra record di 2.248,8 miliardi con un aumento di 77,2 miliardi solo da gennaio a giugno 2016. Da 2.107,150 di euro a febbraio 2014 data di insediamento del governo Renzi, il debito è cresciuto in 28 mesi di 141,6 miliardi, nota l'Adusbef, "al ritmo di 5 miliardi al mese; 1.943 euro al secondo, 116.000 euro al minuto, 7 milioni di euro l'ora, 168 milioni di euro al giorno". (ANSA).
OM/ S0A QBXB

09/12/2016

Documento n.10385

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