FONSAI: NON E' GIUSTO IL PREZZO DI CONCAMBIO.DOPO ADUSBEF LO DICE ANCHE LA PROCURA

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COMUNICATO STAMPA

FONSAI: NON E’ GIUSTO IL PREZZO DI CONCAMBIO.DOPO ADUSBEF LO DICE ANCHE LA PROCURA

     Non sembra giusto, come ipotizzato a caldo dall’Adusbef, il  prezzo di concambio che ha gravemente penalizzato i piccoli azionisti del Gruppo venditore nell'operazione di fusione tra Fondiaria SAI S.p.A., Unipol Assicurazioni S.p.A., Milano Assicurazioni S.p.A. e Premafin S.p.A, determinato dagli advisor  Ernst & Young, Gualtieri & Associati e Boston Consulting Group, anche alla luce dei bilanci d'esercizio 2012 dei gruppi assicurativi interessati.

   Anche i magistrati vogliono vedere, nell'indagine coordinata dai sostituti procuratori Marco Gianoglio ed Eugenia Ghi - in forza al pool penale dell'economia della Procura della Repubblica di Torino-, se vi siano state delle alterazioni nei bilanci stessi e delle forzature nelle valutazioni societarie, che hanno poi contribuito a determinare i rapporti di cambio nell'ambito della fusione Unipol-Fonsai, da parte degli advisor finanziari che hanno preso parte alle attività consulenziali.

    Bene quindi  le perquisizioni di oggi e le notifiche degli avvisi di garanzia, per concorso in manipolazione del mercato e falso in bilancio, a Paolo Gualtieri, titolare dello studio Gualtieri & Associati, ed Enrico Marchi, partner di Ernst & Young, estensore della relazione per il Tribunale di Torino sulla congruità dei concambi alla ricerca dei documenti, delle carte di lavoro e della corrispondenza intercorsa tra consulenti e referenti societari, a partire dal febbraio 2012, quando si iniziarono ad ipotizzare i primi rapporti di cambio in relazione alla fusione, poi approvati definitivamente il 22 dicembre 2012.

    Adusbef, che aveva denunciato  alle Procure di Milano e Torino perdite del 60/80% dei loro investimenti subite da migliaia di piccoli azionisti della Galassia Ligresti a seguito delle iniziative finanziarie poste in essere nel progetto di acquisizione, orchestrato da Mediobanca  creditrice verso il gruppo Ligresti di 1,1 miliardi di euro, e nei confronti di Unipol per 400 milioni di euro, con  l’irrituale visita a Mediobanca del presidente della Consob Giuseppe Vegas, auspica che le perquisizioni di oggi possano accelerare un’inchiesta penale che dura da troppo tempo.

 

                                                                                                                        Elio Lannutti (Adusbef)

 

Roma, 13.11.2014

 

 

13/11/2014

Documento n.9882

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