FISCO: BENE IL 730 PRE-COMPILATO,MA TROPPI GLI OSTACOLI DA SUPERARE PER I CONSUMATORI

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COMUNICATO STAMPA

FISCO: BENE IL 730 PRE-COMPILATO,MA TROPPI GLI OSTACOLI DA SUPERARE PER I CONSUMATORI

     Adusbef e Federconsumatori ritengono un atto di civiltà fiscale, l’operazione del 730 pre-compilato a disposizione da oggi ad una platea di circa 20 milioni di italiani, tra pensionati e lavoratori dipendenti, che può essere presentata dal primo maggio al 7 luglio 2015, modificando in tal modo il rapporto con il grande fratello fisco e l’Agenzia delle Entrate, che già conoscono  vita morte e miracoli dei contribuenti, comprese  ritenute, versamenti e alcune spese detraibili (che possono essere sottratte direttamente alle imposte da pagare, diminuendone così l’importo) o deducibili (sottratte al reddito, prima di calcolare l’imposta da pagare).

  Peccato che il ‘grande fratello fiscale’, pur conoscendo alla lettera le situazioni fiscali di qualsivoglia contribuente, mentre ha indicato tra le deduzioni i premi assicurativi, gli interessi passivi sui mutui, i contributi previdenziali e assistenziali, abbia omesso di dettagliare altri oneri deducibili, quali le spese sanitarie e funebri, le tasse per l’iscrizione all’università, l’assegno al coniuge separato, le spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico sostenute l’anno precedente,imponendo la spada di Damocle dei mancati controlli sui documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione sui rimborsi d’imposta superiori a 4.000 euro, qualora si accetti il modello pre-compliato.

   Adusbef e Federconsumatori ricordano che secondo i dati pubblicati dal dipartimento delle Finanze dell’Economia, la giungla di deduzioni e detrazioni (le agevolazioni che rientrano nella Tax expenditure che il governo nel Documento di economia e finanza ha promesso di disboscare con la delega fiscale), nel 2014 hanno infatti toccato quota 93,6 miliardi di euro (29,2 miliardi le prime, 64,4 miliardi le seconde), e di questi, la parte da leone la fanno gli oneri detraibili (19%), le spese mediche (8,1%), quelle per il recupero edilizio (5,4%) e per l’efficientamento energetico (2,3%): sottrarre tali oneri deducibili che valgono almeno 10 mld di euro con la promessa dei mancati controlli, potrebbe essere un vero e proprio ricatto per la platea dei contribuenti, indotti ad accettare il modello precompilato per non rischiare.

   Pur comprendendo l’entusiasmo interessato sulla “nuova strategia del fisco italiano”, del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, per tentare di riscattare troppi episodi di un fisco vessatorio che si accanisce contro i contribuenti onesti, con circa 800 dirigenti senza titoli decapitati da una sentenza della Corte Costituzionale che apre la strada a decine di migliaia di ricorsi per la nullità di atti e relative cartelle esattoriali, Adusbef e Federconsumatori ritengono troppo farraginoso accedere al modello pre-compilato con codice pin, richiesto con uno slalom tra compilazioni di form, conferme e attese di autenticazione,che taglia fuori buona parte degli utenti.  

   Senza contare l’assurda responsabilità fiscale degli intermediari, che potrebbero essere perseguiti dall’Agenzia delle Entrate per dati fiscali non corretti, anche se non sono stati loro a inserirli in dichiarazione ma lo stesso fisco, l’operazione ‘730 a Casa’ rischia di trasformarsi in un flop, sia per la macchinosità del percorso telematico da seguire, vero e proprio  ostacola per gli anziani e coloro che non hanno dimestichezza con le nuove tecnologie,  che  per l’inefficienza conclamata del numero telefonico dell’agenzia delle Entrate. Adusbef e Federconsumatori hanno monitorato ripetute volte i tempi di attesa delle centraline telefoniche, ed il numero 848.800.444, dove potrebbe essere richiesto il Pin, è risultato tra i più inefficienti con tempi di attesa impossibili e frequenti cadute di linea, dopo ore di vani tentativi senza ottenere risposte.

 

                                                         Elio Lannutti  (Adusbef)– Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 15 aprile 2015

15/04/2015

Documento n.10051

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