Fallita la CRS: istanza di ammissione entro il 12.5.03

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA LA CRS INTERNATIONAL NETWORK S.P.A. È FALLITA: PRONTI PER PRESENTARE L?ISTANZA DI AMMISSIONE AL PASSIVO FALLIMENTARE ENTRO IL 12 MAGGIO 2003. (DELL?AVV. ANTONIO TANZA [email protected] ) LA CRS INTERNATIONAL NETWORK S.P.A. È STATA DICHIARATA FALLITA CON LA SENTENZA N. 278 DEL 26 MARZO 2003 EMESSA DAL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI ROMA, L?UDIENZA DI VERIFICA DELLO STATO PASSIVO È FISSATA DINANZI AL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI ROMA PER IL GIORNO 12 MAGGIO 2003. Sono passati solo due anni da quando il Presidente di ADUSBEF Onlus, il Dott. Elio LANNUTTI, ha promesso giustizia ai truffati dagli schermi di ?Mi manda Rai Tre?. Un primo importante passo è stato fatto. La CRS International Network S.p.a. era una delle più diffuse società di multilevel marketing che operava nel campo dell?offerta di beni di consumo e risparmio. Aveva raggiunto la cifra record di circa 130.000 clienti in un anno e mezzo di attività in Italia. Molti risparmiatori avevano investito, attraverso i consulenti della Crs, per rimanere delusi dopo. Il cliente era attratto dalla promessa, contenuta nei moduli d?ordine di corsi di formazione al risparmio (oggetto del rapporto contrattuale), di ottenere, ad esempio, per ogni 180.000 lire investite, buoni per un controvalore in beni di consumo (per esempio buoni benzina, schede telefoniche, ticket restaurant) pari al 140% di quanto versato ovvero 300.000 lire Il sistema prevedeva che i buoni venissero consegnati non prima di 90 giorni dal versamento fino a giungere a 210 giorni per somme superiori. I primi ordini, ricevuti dalla originaria Crs s.r.l. furono regolarmente adempiuti, creando convincimento della serietà del sistema a rete. A fine del 2000 la CRS International Network Srl veniva sostituita dalla CRS International Network Spa., che provvedeva alle consegne come se ci fosse stata trasformazione in Spa. La Srl invece, veniva messa in liquidazione ma nessuno notava l?evento a causa della presunta continuità con la Spa., che vedeva crescere il numero della clientela. Dopo l?estate del 2001, però, la CRS smetteva di corrispondere i beni continuando ad incassare ordini fino a ottobre del 2001, cessando di pagare i promotori. Svaniva così, per i clienti, il sogno di far fruttare i propri risparmi, e per i consulenti la speranza di un lavoro. Con la dichiarazione di fallimento si è ottenuto un primo importante risultato di verità. Ma l?impegno di ADUSBEF si spingerà affinché gli organi fallimentari giungano a fare richieste per l?accertamento di responsabilità penali per eventuali reati come la bancarotta. Il bilancio 2001 della CRS, ha evidenziato che a fronte di un successo commerciale strepitoso, con un fatturato del primo anno di attività oltre 123 miliardi di lire, si dichiarava una passività di quasi nove miliardi per imposte non pagate, mettendo immediatamente in liquidazione la società affidandola ad un pensionato ultrasettantenne che ha, al suo attivo, la liquidazione di circa una quarantina di società. Adesso i creditori interessati alla richiesta di ammissione al passivo devono farla entro il 12 maggio, con istanza depositata in cancelleria, in bollo, con elezione di domicilio su Roma, indicazione del credito e deposito del titolo e/o dei documenti su cui si fonda la domanda. Gli associati ADUSBEF Onlus possono rivolgersi per le istruzioni alla Vicepresidenza Adusbef (www.studiotanza.it) o scrivendo a [email protected] che provvederà alla distribuzione dei modelli. Lecce ? Roma, 2 Aprile 2003 Il Vicepresidente

02/04/2003

Documento n.3032

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