DIRITTI VIOLATI: ANTITRUST HA MULTATO ACI, PER EVIDENTE VIOLAZIONE CODICE CONSUMO, MA SENZA LEGGE CLASS ACTION, BLOCCATA IN SENATO, I DANNEGGIATI NON POTRANNO OTTENERE RISARCIMENTI.

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 

DIRITTI VIOLATI: ANTITRUST HA MULTATO ACI, PER EVIDENTE VIOLAZIONE CODICE CONSUMO, MA SENZA  LEGGE CLASS ACTION, BLOCCATA IN SENATO, I DANNEGGIATI NON POTRANNO OTTENERE RISARCIMENTI.

 

  I veti di Confindustria e degli altri potentati economici, degli ex monopolisti elettrici e del gas, di banche, assicurazione e delle sedicenti autorità di vigilanza, che hanno bloccato al Senato una buona legge sulla class action (primo firmatario l’on. Alfonso Bonafede) dopo che era stata approvata 15 mesi fa dalla Camera dei deputati all’unanimità, rendono i consumatori più vulnerabili, impossibilitati ad azionare rivalse collettive verso comportamenti fraudolenti dei fornitori di beni e/o di servizi, incentivati così alla truffa su vasta scala, perché certi di farla franca.

   Evidente l’impossibilità di congrui risarcimenti dei frodati dall’Aci, multata oggi dall’Antitrust con una sanzione di 3 milioni di euro, per aver applicato una commissione aggiuntiva a chi paga il bollo auto con bancomat o carte di credito, in aperta violazione dell’articolo 62 del Codice del Consumo,  dopo aver accertato che la commissione si somma all'importo fisso di 1,87 euro che remunera il servizio di riscossione bollo. In particolare, per l'Automobile Club d'Italia e la controllata Aci Informatica Spa,  il servizio di pagamento online del bollo auto sul sito dell'Aci prevedeva una maggiorazione del 1,2% sulla somma pagata per l'uso della carta di credito, mentre per il pagamento con bancomat presso le delegazioni Aci sul territorio, era dovuta una commissione fissa di 0,20 euro.

  Per evitare che decine di migliaia di consumatori, costretti a subire danni di pochi euro dai comportamenti scorretti ed illegittimi dell’Aci, che non potranno intentare azioni giudiziarie singole, il cui costo individuale, solo  di bolli e marche, ammonta a centinaia di euro, pregiudicando così il buon diritto dei consumatori ai risarcimenti per micro danni di poche decine di euro, ed una cultura a reiterare tali condotte a danno di milioni di famiglie, il governo rimuova il veto di Confindustria alla legge sulla class action, da approvare prioritariamente nell’interesse dei cittadini e del buon funzionamento del mercato.

 

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                                                                               Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 14.12.2016

14/12/2016

Documento n.10451

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