DIRITTI: IL GOVERNO, IMPEGNATO A SMANTELLARE LE GARANZIE CONTENUTE NELL'ART.18 DA PORTARE COME SCALPO ALLA TROIKA, LASCIA L'INPS ALLO SBANDO

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COMUNICATO STAMPA

 

DIRITTI: IL GOVERNO, IMPEGNATO A SMANTELLARE LE GARANZIE CONTENUTE NELL’ART.18 DA PORTARE COME SCALPO ALLA TROIKA, LASCIA L’INPS ALLO SBANDO A COMMISSARIO NON ESPERTO IN PREVIDENZA

 

   L’INPS, dopo l’incorporazione di Inpdap, Enpals ed Ipost, è un istituto previdenziale unico in Europa, con circa 33mila dipendenti, una massa amministrata di 800 miliardi l'anno, la gestione dei rapporti con 20 milioni di lavoratori privati, 1,5 milioni di imprese private e 3,3 milioni di dipendenti pubblici, gestito da un commissario unico (Conti), che scade domani 30 settembre 2014, privo di alcuna esperienza in materia previdenziale.  Invece di smantellare i diritti e le garanzie contenute nella Legge 300 dello Statuto dei Lavoratori, per portare lo scalpo dell’art.18,come gentile omaggio alla Troika, non sarebbe meglio se il governo si occupasse anche della gestione Inps, che non può essere affidata ad un commissario straordinario nominato con i consueti criteri clientelari dal governo Letta, senza alcuna esperienza nel delicato settore della previdenza ?

   Adusbef e Federconsumatori preoccupate di una gestione opaca e poco brillante dell’Inps, avevano inviato una lettera al presidente del Consiglio ed al ministro del Lavoro, per richiamare l’attenzione sull’ennesimo scandalo italiano, che portò alle dimissioni l’ex presidente Antonio Mastrapasqua ed alla nomina, a tempo determinato fino al 30.9. 2014, del signor Vittorio Conti.

   Adusbef e Federconsumatori scrivevano nella lettera:” Il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 detto "Salva Italia" che contiene anche la riforma delle pensioni Fornero- con gli incalcolabili danni inferti alla categoria degli ‘esodati’-, ha disposto la soppressione dell'INPDAP e dell'ENPALS, trasferendo all'INPS le relative funzioni portando gli iscritti ai vari fondi gestiti dall'INPS al 95% dei lavoratori italiani.   Dopo gli scandali che hanno travolto Antonio Mastrapasqua, costretto a dimettersi dalla carica di presidente Inps, il governo ha nominato a febbraio 2014 un commissario straordinario:  “Dal 12 febbraio 2014 il Prof. Vittorio Conti è Commissario dell’Inps. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, hanno firmato il decreto di nomina del Commissario straordinario dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), che attribuisce al Prof. Vittorio Conti l'incarico pro tempore. Il prof. Conti gestirà l’Inps, con i poteri attribuiti al Presidente, fino alla definizione del processo normativo per la revisione della governance degli enti previdenziali e assicurativi pubblici e alla nomina del nuovo titolare, non oltre il 30 settembre 2014”.

   Fra pochi giorni, il 30 settembre 2014 il commissario  straordinario scade. Un grandissimo Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS),  principale ente previdenziale italiano, presso cui debbono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e la maggior parte dei lavoratori autonomi, che non abbiano una propria cassa previdenziale autonoma, sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, può essere gestito da una sola persona ?

   Adusbef e Federconsumatori, ricordando che l'INPS  paga le pensioni e le altre prestazioni previdenziali con le imposte che derivano, per circa il 70% dai contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie mediante l'applicazione di aliquote di scopo chiamate aliquota contributiva pensionistica di finanziamento (l'Agenzia delle Entrate classifica l'INPS tra gli enti impositori al pari di Comuni, Regioni ecc.) e, per il restante 30%, mediante trasferimenti da parte dello Stato direttamente dalla fiscalità generale, chiedono  il ripristino della legalità e della piena funzionalità, che non può essere lasciata ad un uomo solo al comando ed al conseguente arbitrio.

     Poiché la  gestione finanziaria dei vari fondi- hanno scritto Adusbef e Federconsumatori nella lettera-  è quella del sistema pensionistico senza copertura patrimoniale del debito pensionistico latente associato ad uno schema pensionistico con formula a rendite definite per la determinazione delle prestazioni previdenziali, che contempla da parte dello Stato un costante monitoraggio della spesa pensionistica e a ricorrenti riforme previdenziali, al fine di garantire la sostenibilità fiscale dei sistemi pensionistici obbligatori, la cui gestione finanziaria non avviene nel rispetto del principio della capitalizzazione integrale ma anzi che il patrimonio di previdenza è inesistente, è urgente ripristinare la collegialità ad uno dei più grandi istituti europei, per non mettere a rischio il risparmio previdenziale.  Adusbef e Federconsumatori, certe che la sensibilità del governo su una tematica tra le più importanti per il futuro dei giovani, possa far uscire l’Inps dall’emergenza di un commissariamento  opaco e non proprio brillante, per ripristinare legalità e collegialità nelle delicate decisioni”. Finora nessuna risposta dal governo !

                                                                        

                                                                                                                                     Elio Lannutti (Adusbef)- Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma,29.9.2014

29/09/2014

Documento n.9817

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