CRISI: RISCHIO NUOVA BOLLA, DAL MONDO DROGATO LIQUIDITA' DELLE BANCHE CENTRALI E DEI DERIVATI

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COMUNICATO STAMPA

 

CRISI: RISCHIO NUOVA BOLLA, DAL MONDO DROGATO LIQUIDITA’ DELLE BANCHE CENTRALI E DEI DERIVATI

 

   Le ultime statistiche della BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali, società anonima per azioni con sede legale a Basilea costituita nel 1930, partecipata da 55 banche centrali e dalla Bce), sui prodotti derivati Otc (Over The Counter) nel mondo del giugno 2014, avevano attestato  un ammontare di 712.000 miliardi di dollari, in aumento del 12,5% rispetto al 2012, massimo storico mai raggiunto prima. Altri derivati finanziari, dai CDS, a prodotti su tassi d'interesse (Euribor e Libor), sui cambi e loro fluttuazioni e delle derrate (petrolio, cereali, soia, ecc.), sono di difficile stima, ma sono stati quantificati in 4.000 trilioni di miliardi di dollari. Mine vaganti sul economie e Stati  qualora le banche centrali perdessero il controllo, con nuove crisi o crack all’orizzonte a  destabilizzare i mercati globali.

  E la nuova bolla sembra arrivata, come attesta il VIX, l’indice della paura, un indicatore finanziario attivo dal 1992, che misura la volatilità dell'indice S&P 500 di Wall Street attraverso le opzioni (che sono strumenti derivati), ossia le oscillazioni  attese in futuro dei mercati, che in appena sei giorni di contrattazioni, è precipitato di circa il 40%. Più l'indice VIX è alto, maggiore è la paura di un repentino sbalzo della Borsa, e dato che gli spostamenti più violenti e improvvisi sono quelli verso il basso (come dicono gli operatori, in Borsa “si sale sulle scale e si scende in ascensore”). Il Vix in pochissime sedute ha registrato il maggior crollo della storia, per indicare un brusco risveglio ai banchieri Centrali che tollerano emissioni di denaro dal nulla con i prodotti derivati, ed emettono fiumi di liquidità, pari a 5.818 miliardi di euro, per drogare i mercati.

   Come risulta dalle ricerche, Fed, Bce e Banca Centrale del Giappone, hanno emesso sui mercati fiumi di liquidità per combattere la crisi sistemica iniziata nel 2008 con lo scoppio dei mutui sub-prime ed arginare i contraccolpi scatenati dal fallimento della banca Lehman Brothers.

 

La FED, dal 2008 ad oggi, ha immesso liquidità pari a circa 4.200 miliardi di dollari (circa 3.500 miliardi di euro al cambio medio di  1 € = 1,2 $). (Liquidità immessa dal 2008 a ottobre 2014 : 3.500 miliardi di dollari), circa 80 miliardi di dollari mensili: 45 mld per titoli del Tesoro + 45 mld per titoli legati alle costruzioni. Da ottobre ad oggi dovrebbe aver immesso ulteriori 700 miliardi di dollari.

 BCE: Da fine 2011 ad oggi, tra LTRO e QE, liquidità immessa: circa 1.318 euro.

Operazioni LTRO 21 dicembre 2011 e 29 febbraio 2012 per un controvalore complessivo di 1.018 miliardi di euro. QE da 60 miliardi al mese da marzo 2015 a d oggi: circa 300 miliardi di euro.

BANCA CENTRALE DEL GIAPPONE: Da metà 2013 liquidità immessa circa 1.000 miliardi di euro.Dal 2013: dai 50.000 agli 80.000 miliardi di Yen l’anno (400-600 miliardi di euro l’anno al cambio di   € 1 = 130 Yen) 

 

 

 

FED 3.500 miliardi di euro circa   Dal 2008

BCE   1.318 miliardi di euro circa   Da fine 2011

B.CENTRALE GIAPPONE   1.000 miliardi di euro circa   Da metà 2013

TOTALE LIQUIDITA’ IMMESSA:    5.818 miliardi di euro circa  Dal 2008

Stime su dati ufficiali ricavati dal dr. Mauro Novelli, segretario Nazionale Adusbef

       

Oltre al fiume di liquidità delle 3 maggiori banche Centrali, i mercato sono inondati da scommesse difficilmente quantificabili, vere e proprie scommesse basate sull’azzardo. I derivati, la cui maggioranza dei contratti sono negoziato fuori dai mercati regolamentati (OTC-Over The Counter), sono contratti tra due parti i cui valori sono determinati dalle variazione di un prezzo sottostante (obbligazioni, azioni, materie prime, valute), che dovrebbero servire a proteggersi contro le variazioni di prezzo o dei tassi d'interesse, oppure a speculare, mentre il CDS (Credit default swap), serve a proteggersi da un evento (un debitore, Stato o società che va in default).   

    Come si può vedere dalle tabelle della BRI (https://www.bis.org/), al 31 dicembre 1998, l’ammontare nominale di tutti i contratti derivati era 80.317 miliardi di dollari ed il PIL del mondo di 30.561 miliardi di dollari, pertanto i derivati erano 2,63 volte il valore del PIL mondiale. In quindici anni, dal 1998 al 2013 il PIL mondiale è cresciuto del 142%, pari ad un tasso di crescita medio annuo del 9%, mentre i derivati (denaro dal nulla) sono cresciuti del 784%, con un tasso di crescita medio annuo del 52%.  Il PIL di tutti i paesi del mondo al 31 dicembre 2013, secondo i dati pubblicati dal FMI, era pari a 73.982 miliardi di dollari, portando l’ammontare dei derivati Otc (Over The Counter) scambiati fuori dai mercati regolamentati a circa dieci volte il valore del PIL mondiale, per la precisione al 9,6%.

    Negli Stati Uniti, la maggior parte dei prodotti derivati è in mano a quattro banche (JP Morgan, CitiBank, Goldman Sachs e Bank of America) con 280 trilioni di dollari iscritti a bilancio; in Italia al 30 giugno 2014 le banche avevano derivati Over-The-Counter per 8.156,2 mld di dollari; il Tesoro italiano ha derivati per 160 miliardi di euro, con un mark to market negativo per 42 miliardi di euro ed è stato costretto a pagare 16,9 miliardi alle banche di affari contraenti tra il 2011 ed il 2014; in Europa banche francesi e tedesche hanno una concentrazione elevata, con la sola Deutsche Bank che ha  la maggiore esposizione di derivati nel mondo per singola banca con 54,7 trilioni di dollari (54.700 miliardi).

  L’esposizione in derivati di Deutsche Bank, la stessa che nel 2011 innescò la spirale speculativa sull’Italia  con la vendita di 7 miliardi di Btp, pari a quasi 55 trilioni di euro, la cui copertura in depositi è di dieci volte inferiore, con  522 miliardi in depositi, potrebbe replicare ciò che avvenne nel 2008, con il crollo della Lehman Brothers, e lo scoppio di una bolla finanziaria, che ha devastato le economie reali, accentuato la crisi sistemica, con la distruzione di 32 milioni di posti di lavoro.

I derivati a differenza delle azioni e delle obbligazioni,  non rappresentano investimenti, sono solo scommesse su ciò che accadrà in futuro, una forma di gioco d'azzardo legalizzato, con le banche too big to fail (troppo grandi per fallire) che hanno trasformato Wall Street e Francoforte  nel maggior casinò nella storia del pianeta, il cui azzardo morale dei banchieri ed i rischi criminali assunti con la creazione del denaro dal nulla, saranno addossati a risparmiatori e depositanti dal 1 gennaio 2016, con la direttiva sul bail-in.

Le politiche bancarie  e monetarie di Europa e Bce, imposte con misure di austerità producendo recessione, disoccupazione e miseria in vasti strati della popolazione, hanno avuto l’unica finalità  di salvare  le banche, principalmente Deutsche Bank, la banca tedesca di Frau Merkel diventata un immenso Casinò, con l'Italia costretta a versare oltre 60 miliardi di euro al Fondo Salva-banche.

   Invece dei fiumi di denaro a tasso zero regalati alle banche dalla Bce di Mario Draghi, (che stanno alimentando i caveaux della Deutsche Bank), della Fed e di altre banche centrali, per scommettere anche sulla solvibilità degli Stati, Grecia compresa con i Cds (Credit Default Swap), Adusbef e Federconsumatori rilanciano ai politici la proposta di riprendere in mano funzioni delegate dai Governi a tecnocrati ed oligarchi, che hanno lasciato briglia sciolta ad una finanza tossica, che a cicli alterni distrugge l’economia reale, alimenta crisi sistemiche gettando decine di milioni di cittadini nella fame, miseria, disperazione, mentre banchieri e loro manutengoli del potere si arricchiscono con l’azzardo morale, incamerando stock option e premi di risultati, sulle grandi masse di denaro dal nulla che alimenta a cicli alterni, nuove bolle speculative.

  

                                                                                                                             Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 22 luglio 2015

 

22/07/2015

Documento n.10152

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