CREDITO: STOP PORTE GIREVOLI TRA BANKITALIA E BANCHE CONTROLLATE. E' BCE AD AVER CHIESTO NORMA, ANCORA NON SOPPRESSA,SULL'ANATOCISMO?

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

CREDITO: STOP PORTE GIREVOLI, UN VERO E PROPRIO MERCATO DELLE VACCHE, TRA BANKITALIA E BANCHE CONTROLLATE. MA VINCOLO DI 2 ANNI, E’ ANCORA LABILE. E’ BCE AD AVER CHIESTO NORMA,NON SOPPRESSA,SULL’ANATOCISMO? IMPUGNEREMO ANCORA UNA VOLTA L’ANATOCISMO

    Ottimo l’emendamento, approvato oggi dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, che interrompe il mercato delle vacche, un vero e proprio mercimonio con banche vigilate aduse ad assoldare dirigenti di Bankitalia al termine delle ispezioni, che vieta ai componenti degli organi di vertice e i dirigenti della Banca d'Italia e dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, nei due anni successivi alla cessazione dell'incarico, ad intrattenere rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con i soggetti regolati, anche se il termine di due anni è insufficiente.

   Vergognoso il mantenimento della norma, di padre e madre ignoti, che ripristina l’anatocismo bancario, che alcuni rumors attribuiscono al presidente Bce Mario Draghi (oltre che a Bankitalia), e se così fosse, interferenza gravissima nella legislazione italiana, per praticare l’illegalità diffusa a danno di garanzie costituzionali e dei diritti collettivi di consumatori, famiglie e Pmi strangolati da alti tassi di interessi, costi eccessivi e  norme capestro confezionate ad uso e consumo dei banchieri.

    Adusbef e Federconsumatori, che avevano prestato fede ad alcune dichiarazioni politiche di esponenti di rilievo della maggioranza, dal presidente della Commissione Bilancio della Camera on.le Francesco Boccia, che aveva garantito di voler cassare quella norma capestro che esiste solo in Italia, al vice ministro dell’Economia Enrico Morando, prendono atto di un Governo poco affidabile, che continua a svolgere la funzione di solerte cameriere dei banchieri e dei loro loschi interessi.

      Adusbef e Federconsumatori, nel prendere atto che la norma ‘anatocistica’ cancellata da 20 anni di sentenze di Cassazione e Corte Costituzionale, vera e propria aggravante usuraria dei prestiti bancari, non sia stata ancora bandita dall’ordinamento italiano, impugneranno tale norma  capestro, inserita all’insaputa del ministro dello Sviluppo Economico Federica  Guidi e dei dirigenti  dell’Economia, di chiara paternità di  Bankitalia,  Abi e Bce,  che produrrà evidenti lesioni per utenti, Pmi, famiglie, e conseguenti  “danni difficili da quantificare” anche per gli enti locali, quindi  per uno Stato, probabilmente afflitto da una vera e propria ‘sindrome di Stoccolma’.

  

                                                         Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 23.7.2014

23/07/2014

Documento n.9772

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