Copyright e multe. Occorre colpire i produttori di CD falsi, non i consumatori

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
COPYRIGHT E MULTE: PUNITO CON NUOVE PESANTI TASSE ANCHE CHI FILMA LE PROPRIE VACANZE E MULTABILE CHI ACQUISTA DAI VUCUMPRA?. PER L?INTESA DEI CONSUMATORI SI FANNO RICADERE SOLO SUI CONSUMATORI LE INCAPACITÀ DEGLI STATI DI FAR RISPETTARE LA LEGALITÀ. BISOGNA COLPIRE I PRODUTTORI DI CD FALSI E NON I CONSUMATORI

Per l?Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) la legge che aumenta la tassa sui diritti d?autore sui CD vergini, ovvero non incisi, è una vergognosa misura che fa ricadere sui consumatori i costi di carrozzoni come la SIAE e l?incapacità degli Stati di mettere a punto misure valide contro la vendita illegale di prodotti d?autore. In parole povere da oggi chiunque vorrà scrivere un documento personale sul PC e salvarlo su un CD, o riprodurre su una videocassetta il filmato del proprio viaggio di nozze, dovrà pagare un ulteriore balzello perché sono aumentati i prezzi dei supporti: la tassa sui compact disc passa da 0,08 a 0,29 euro, sui cd rom da 0,05 a 0,23 euro e sulle videocassette da 0,06 a 0,29 euro. E? prevista anche una tassa sui masterizzatori e sui videoregistratori, del 3 per mille del loro prezzo di listino. Il ddl che recepisce una direttiva europea sulla protezione del diritto d?autore e che è entrato in vigore il 29 aprile, si tradurrà in un aumento di prezzo dei supporti vergini formalmente per potenziare i dispositivi anticopia ed evitare le frodi, ma di fatto confermando una concezione sempre più diffusa purtroppo a livello europeo e nazionale che tende a proteggere i prodotti dell?ingegno non punendo come si dovrebbe chi falsifica, o chiedendo ai produttori di abbassare i prezzi troppo onerosi (per un CD con brani musicali si arrivano a pagare 30.35 euro e per i DVD ancora di più) per i giovani rendendo purtroppo appetibile il mercato parallelo o la ricerca su internet dei brani di maggiore successo da scaricare, ma invece facendo pagare di più a chi, assolutamente onesto, compra una scatola di CD da incidere per fatti suoi! Non si capisce poi come fa un cd che alla produzione costa pochissimi euro ad arrivare sugli scaffali a prezzi obiettivamente esagerati, che spingono il consumatore verso altre possibilità d?acquisto, sicuramente più economiche. Nel tragitto che fa il compact per arrivare nel negozio chi fa crescere il suo prezzo? Chi intasca buona parte del ?malloppo?? E? necessaria, sostiene l?Intesa, una forte opera di prevenzione che porti a sequestri massicci di opere contraffatte anche attraverso un più efficace coordinamento delle forze dell?ordine, e pene e sanzioni più severe nei confronti di chi produce e commercializza cd falsi. Serve inoltre una attività di comunicazione sociale e di educazione, soprattutto per quanto riguarda la fasce giovani, anche partendo dalle scuole, per sensibilizzare i consumatori circa questa tematica, ricordando che spesso, dietro un cd falso, c?è una vera e propria organizzazione criminale.

29/04/2003

Documento n.3172

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