CONSOB: SE “LA TUTELA DEI RISPARMIATORI E' COSI' AMPIA ED ARTICOLATA”, COME HA AFFERMATO IL MINISTRO PADOAN, COME SPIEGA DISTRUZIONE RISPARMIO DI 20 MLD DI EURO A 340 MILA FAMIGLIE ? ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CONTINUANO A CHIEDERE LE DIMISSIONI DI VEGAS DALLA CONSOB

in Comunicati stampa

CONSOB: SE  “LA TUTELA DEI RISPARMIATORI E’ COSI’ AMPIA ED ARTICOLATA”, COME HA AFFERMATO IL MINISTRO PADOAN, COME SPIEGA DISTRUZIONE RISPARMIO DI 20 MLD DI EURO A 340 MILA FAMIGLIE ?

ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CONTINUANO A CHIEDERE LE DIMISSIONI DI VEGAS DALLA CONSOB

 

    Il ministro dell’Economia Padoan, anche oggi in risposta ad interrogazione parlamentare sulle dimissioni del presidente della Consob Giuseppe Vegas, l’Attila dei risparmiatori, che Adusbef e Federconsumatori continueranno a sollecitare, ha affermato che in Italia, la “tutela dei risparmiatori è ampia ed articolata”.

   Tale ‘tutela ampia ed articolata dei risparmiatori’, ha prodotto negli ultimi mesi,  crac e dissesti bancari, che hanno ridotto sul lastrico, almeno 340.000 risparmiatori ed azionisti forzati, di Banca Etruria, Marche, Ferrara, Chieti, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza per circa 20 miliardi di euro.

   Il doppio dissesto della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, sarà di almeno di 18,9 miliardi di euro a danno di 210.000 mila azionisti (120.000 BpVi, 90.000 Veneto Banca), somma data comprendendo l’azzeramento del valore delle azioni (10 miliardi), perdite degli ultimi 3 anni (per 4 miliardi), aumenti di capitale (4,9 miliardi). Gli effetti collaterali della mala gestione delle due banche venete, una delle quali, BpVi era considerata la banca di riferimento per tutte le operazioni di sistema della Banca d'Italia, sono ricaduti sulle spalle dei 210 mila azionisti complessivi degli istituti di credito, che hanno perso oltre il 99,7% dei loro investimenti. Con l'aumento di capitale di Veneto Banca le perdite saranno al 99% per chi ha acquistato il titolo a 14 euro, nel 1997, mentre per chi ha acquistato le azioni nel 2012, quando il titolo era ai massimi a 40,75 euro per azione, la perdita sarà addirittura del 99,75%.  Con 130 mila famiglie di CariChieti, CariFerrara, Banca Etruria e Banca Marche, hanno subito perdite superiori ad 1 miliardo di euro.

    Se le Autorità vigilanti che erano state interessate nel 2008 dalle denunce Adusbef avessero fatto il loro dovere, non ci sarebbero stati comportamenti fraudolenti, che hanno generato un buco di 20 miliardi.

   Per la difesa d’ufficio di  Vegas,Adusbef e Federconsumatori riportano tala analitica ricostruzione dei fatti:

Agli inizi del 2011, a due anni dal fallimento di Lehman Brothers (settembre 2008), con la nomina del vice ministro dell’Economia Giuseppe Vegas a presidente Consob in un sistema di porte girevoli con il Governo Berlusconi al quale aveva appena votato la fiducia, le banche avevano difficoltà a rinnovare le obbligazioni bancarie in scadenza alle diffidenti e già scottate famiglie, che assieme ad altri 35 titoli tossici erano stati bollinati come sicuri dal sito dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) ‘Patti Chiari’, che giudicava ad altissimo rischio i Btp ed altri titoli di Stato emessi dalla Repubblica italiana.

   Nelle custodie titoli e nei portafogli degli italiani, erano state allocate  oltre 350 miliardi di euro di obbligazioni bancarie (12.200 titoli), il cui peso era nel 2011 pari al 10,4% sulle attività finanziarie delle famiglie, scesi al 10% nel 2012; all’8,5% nel 2013; al 6% nel 2014 per effetto della liquidità Bce iniziata il 22 dicembre 2011, con 523 banche che all'asta LTRO richiesero 489,191 miliardi di euro; ed  il 29 febbraio 2012, con 800 banche che all'asta LTRO (Long Term Refinancing Operation), richiesero 529,53 mld di euro.

   Alla crisi finanziaria scoppiata nel luglio 2008 con la bolla dei sub-prime, crediti inesigibili già nella loro erogazione ed immessi sui circuiti finanziari internazionali, che aveva pesantemente colpito l’accesso degli istituti bancari ai crediti delle banche estere, i banchieri nostrani inventarono collocamenti a tappeto  di obbligazioni bancarie, che raggiunsero picchi del 10,4% sulle attività finanziarie delle famiglie nel 2011, oltre dieci volte altri Paesi Ue (Francia, Spagna, Regno Unito).

   Prima delle operazioni Bce Ltro a tassi dello 0,25% iniziate il 22 dicembre 2011, i banchieri italiani che non riuscivano a collocare bond bancari, i cui tassi erano inferiori ai rendimenti dei Btp, con un rischio maggiore, riuscirono a convincere la Consob ad abrogare, nella sottoscrizione di prodotti ad alto rischio, sia gli scenari probabilistici, che offrivano nei prospetti informativi, di poter conoscere quante possibilità di rischio ci potessero essere nelle obbligazioni bancarie, sia i prospetti informativi nei cosiddetti ‘bond da banco’, emulando e scimmiottando i ‘farmaci da banco’.

   La prova delle denunce preventive di Adusbef e Federconsumatori nel comunicato del 23 maggio 2011, ripreso da Repubblica il 24 luglio 2011, dal titolo: “Vegas: bond bancari senza prospetto". Via libera prima dell' estate ai prodotti più semplici. Lannutti: legalità violata",prova provata della volontà di abrogare i prospetti informativi per poter piazzare bond bancari agli ignari risparmiatori, che rendevano molto meno dei titoli di Stato, oggetto di una citazione giudiziaria della Consob all’Adusbef in data  17 luglio 2013 ancora in corso al Tribunale Civile di Roma, ennesima lite temeraria per tappare la bocca a chi denuncia le illegalità.

   Nel 2010 infatti, le banche italiane detenevano il record in Europa della raccolta bancaria per mezzo delle proprie obbligazioni, che pesavano per il 38% del totale, pari al 10% delle attività finanziarie delle famiglie italiane;  tra il 2006 e il 2009 erano stati appioppati ai piccoli risparmiatori 350 miliardi di bond bancari, oltre 200 miliardi in più dei titoli venduti agli operatori professionali, con uno stock complessivo di bond bancari pari ad 800 miliardi di euro, con oltre 100 miliardi a scadenza nel 2011 solo per le prime 5 banche che nessun risparmiatore voleva sottoscrivere per l' evidente rischiosità e per la totale assenza di fiducia, i cui rendimenti erano  stati (dicembre 2010) ad un tasso medio dell' 1,48%, contro l' 1,57% dei Bot; il 2,59% dei Cct ed il 4,55% dei Btp,5%.  In tale contesto la Consob, dopo la partecipazione del neo eletto presidente Vegas ad un convegno dell' Abi, promette di emanare un regolamento per esentare i banchieri dall' obbligo del prospetto, duramente criticato dai consumatori.

   Vegas, l’Attila dei risparmiatori, che ha utilizzato la Consob per intimidire con liti temerarie associazioni di consumatori che avevano già previsto e denunciato nel 2011 il disastro del risparmio tradito, sconfitto dalla Cassazione e condannato al pagamento delle spese, nonostante la difesa d’ufficio del ministro Padoan attento più agli equilibri di Governo che a tutelare i diritti degli espropriati, non potrà continuare a rimanere al suo posto, rappresentando un pericolo per i risparmiatori.

 

                                                                         Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 15.6.2016                      

 

15/06/2016

Documento n.10347

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