CARTELLE ESATTORIALI: COMMISSIONE TRIBUTARIA MILANO GIUDICA NULLO ACCERTAMENTO AGENZIA ENTRATE,FIRMATA FUNZIONARIO DECADUTO,SMENTENDO MINISTRO PADOAN

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 CARTELLE ESATTORIALI: COMMISSIONE TRIBUTARIA MILANO GIUDICA NULLO ACCERTAMENTO AGENZIA ENTRATE,FIRMATA FUNZIONARIO DECADUTO,SMENTENDO MINISTRO PADOAN E LA  SIGNORA ORLANDI. SUI SITI DI WWW.ADUSBEF.IT  . ,  WWW.FEDERCONSUMATORI.IT; TUTTI I NOMI DEGLI 892 DIRIGENTI CADUCATI DALLA SENTENZA 37/2015 DELLA CONSULTA.

    Dopo la sentenza della Consulta 37/2015 che ha caducato 767 dirigenti promossi dall’Agenzia dell’Entrate, tecnici del Ministero dell' Economia, il ministro Pier Carlo Padoan in persona e Rossella Orlandi, direttrice dell'Agenzia delle entrate, nel difendere la legittimità degli atti assunti negli anni dai funzionari promossi senza concorso, avevano tentato di terrorizzare i contribuenti cercando di dissuaderli dall’esercizio dei loro diritti, sconsigliando i contribuenti intenzionati a  chiedere la nullità degli atti firmati dai dirigenti-non-dirigenti, arrivando a prefigurare il rischio di condanne per «lite temeraria».

   “In uno stato di diritto-avevano replicato Adusbef e Federconsumatori-, sono i giudici e le commissioni tributarie a valutare se alcuni atti, emessi da 767 funzionari e dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, caducati dalla sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale, siano leciti o meno, non certo la signora Rossella Orlandi, che tenta di dissuadere i contribuenti dall’esercitare i propri sacrosanti diritti, evocando preventivi ‘guai a sprecare soldi in ricorsi inutili’ per la nullità di alcune cartelle esattoriali”.

   Come avevamo previsto, la Commissione Tributaria di Milano (una delle più importanti), ha giudicato nullo un accertamento dell' Agenzia delle Entrate perché firmato da un funzionario decaduto dalla condizione di dirigente dopo la sentenza pronunciata dalla Corte costituzionale il 17 marzo scorso, la prima decisione  importante dei giudici tributari milanesi, arrivata su un tema molto contestato destinata a fare giurisprudenza. La Commissione tributaria milanese ha così sancito la «nullità di un atto di accertamento» proprio perché sottoscritto dal dirigente, tale Antonio De Vivo, che compariva nell' elenco dei funzionari per i quali la Corte costituzionale aveva  dichiarato decaduta la nomina.

    Un precedente importante- nonostante l’Agenzia delle Entrate continui a gettare acqua sul fuoco-  proprio perché ha stabilito il principio che la decisione ha un impatto anche sugli atti firmati in passato, che offre la possibilità del ricorso alla commissione tributaria provinciale competente, allegando la pronuncia del Consiglio di Stato del 26 novembre 2013, che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale legge 44/2012, che permetteva a funzionari privi della relativa qualifica di ottenere un incarico dirigenziale senza sostenere il concorso, infine la  sentenza della Consulta 37/2015, del 17 marzo 2015,che ha dichiarato illegittima la legge, entro 60 giorni in cui il contribuente ha ricevuto l’atto.

   Gli utenti che hanno ricevuto cartelle esattoriali sospette, possono andare su siti www.adusbef.it ;  www.federconsumatori.it , dove sono pubblicati i nominativi dei dirigenti caducati, confrontare la firma sull’accertamento con i nominativi presenti in quell’elenco, verificando così gli estremi per richiedere la nullità degli atti, recandosi in caso dubbio negli sportelli delle associazioni per i doverosi consigli. Adusbef e Federconsumatori, nell’attivare tutte le iniziative legali e giudiziarie per tutelare i diritti dei tartassati cittadini, ai quali vengono negati i diritti minimali sanciti dallo ‘Statuto dei Diritti del Contribuente’, sempre più derogato da norme e leggi, che hanno l’unica finalità di fare ‘cassa’ con tutti i mezzi, spesso senza rispettare le minimali garanzie degne di uno Stato di diritto, si rendono tuttavia disponibili ad un confronto, per trovare soluzioni soddisfacenti ad un contenzioso che offrirà molto lavoro agli studi legali e tributari.

 

                                                                                                                   Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 23.4.2015

23/04/2015

Documento n.10061

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