Bankitalia: con quali criteri la scelta di Societè Generale di Bini Smaghi ? Adusbef e Federconsumatori hanno presentato ennesimi esposti a 9 Procure ed all'Anac, chiedendo sequestro cautelativo new bank

in Comunicati stampa

 

BANKITALIA: QUALI   CRITERI LA SCELTA DI SOCIETE’ GENERALE DI BINI SMAGHI ?

ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI HANNO PRESENTANO OGGI ENNESIMI ESPOSTI DENUNCE 9 PROCURE E ANAC, CHIEDENDO SEQUESTRO CAUTELATIVO NEW BANK

 

  Adusbef e Federconsumatori, hanno presentato stamane gli ennesimi esposti denunce a 9 Procure della Repubblica ed all’Anac, contro la Banca d’Italia, che come di consueto nelle segrete stanze, ha affidato a Société Générale nel bando pubblicato il 19 gennaio 2016 sul suo sito  www.banaditalia.it -al link  https://www.bancaditalia.it/media/notizia/operazione-di-dismissione-di-quattro-societ-per-azioni-bancarie, l’invito a manifestare interesse in relazione all’operazione di dismissione di Nuova Cassa di risparmio di Ferrara S.p.A., Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio S.p.A.,Nuova Cassa di risparmio di Chieti S.p.A., entro 6 giorni.

    Le manifestazioni di interesse a partecipare alla Procedura- si legge infatti sul sito di Bankitalia dovranno essere anticipate a mezzo posta elettronica all’indirizzo [email protected] e pervenire entro e non oltre le ore 18.00 di lunedì 25 gennaio 2016, in plico sigillato recante al suo esterno la dicitura “Manifestazione di interesse - Project Square 2016” e l’identificazione del mittente, presso Société Générale – Ufficio CORI-FIG, Via Olona 2, 20123 Milano (Italia).

     Société Générale, la banca francese presieduta da Lorenzo Bini Smaghi, già membro del board della Bce fino al 2011, oggetto di un gravissimo scandalo finanziario nel gennaio 2008, quando la banca un suo broker, Jérôme Kerviel, a causa di errate speculazioni bancarie, provocò una perdita di oltre 5 miliardi di euro, è stata scelta dalla Banca d’Italia come advisor. Tra le varie cariche che ricopre, Bini Smaghi, fiorentino sposato con Veronica De Romanis, economista e consigliera di Renzi a palazzo Chigi, è imparentato con la famiglia Mazzei, potenti fiorentini che sostengono Renzi. Conosce anche Marco Carrai, al cui matrimonio ha partecipato nel 2014, è anche consigliere di amministrazione di Tages, holding che controlla Fonspa, una piccola banca laziale molto attiva nella gestione dei crediti deteriorati (che compra a basso prezzo e poi recupera, guadagnandoci). Pochi giorni prima di essere  chiusa dal governo, la Popolare dell' Etruria ha ceduto un pacchetto di crediti da 300 milioni di euro proprio a Fonspa, l’istituto, amministrato da Panfilo Tarantelli, che voleva acquistare anche i crediti di Banca Marche, prima del decreto.

  Negli esposti denunce, Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto di verificare le ragioni che hanno indotto la Banca d’Italia a scegliere, tra le tante banche internazionali di riferimento del Tesoro scelte per le operazioni di trading sui titoli di Stato, proprio l'advisor Société Générale, cioè la banca oggi presieduta da Bini Smaghi; se sia stata fatta una gara di pubblica evidenza oppure sia stata fatta la scelta nelle segrete stanze di Palazzo Koch, per ingraziarsi il Governo, e recuperare così i rapporti non proprio idilliaci, far assegnare a qualche banca di riferimento le  quattro new bank, con la parte buona di CariChieti, PopEtruria, Banca Marche, CariFerrara, ripulite delle sofferenze, svilite al prezzo di 17,6%, senza alcuna perizia contro valutazioni minime del 40% delle sofferenze del sistema bancario iscritte a bilancio, rese così appetibili per le prospettive future a qualche banca più ‘amica’ che potrebbe in tal modo fare  l’affare della vita. Sulla pelle di 130.000 famiglie, truffate ed espropriate dal decreto del Governo e dall’omessa vigilanza di Consob (per quanto riguarda la vendita delle obbligazioni subordinate) e della stessa Banca d’Italia, con commissari nominati, nonostante fossero all’epoca indagati, come Riccardo Sora, ciononostante designato alla Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.

   Non bisogna più consentire a questi oligarchi di Bankitalia adusi a non rispondere ad alcuno del loro operato e che finora hanno giocato sulla pelle dei risparmiatori, di continuare i loro giochetti senza motivare scelte e decisioni nelle segrete stanze di Palazzo, per addossare poi alle famiglie scelte scellerate, come con le 4 banche ed altre quali Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca,ecc.

   D’ora in poi, ogni decisione non trasparente e non sufficientemente motivata di Bankitalia, sarà portata all’attenzione della magistratura, il cui intervento auspichiamo serva a riportare legalità in un paese divorato da corruzione e malaffare. 

20/01/2016

Documento n.10224

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