BANCHE: RIMBORSI BEFFA (80%) PER I RISPARMIATORI FRODATI. I CRITERI CAPESTRO FISSATI, RESTRINGONO PLATEA A CIRCA 4.000 SU 10.550 ESPROPRIATI.MENTRE I BANCHIERI FESTEGGIANO,CON BONUS E PREBENDE MILIONARIE, COME PREMIALITA' PER I CRAC PROCURATI (BPVI-VENETO BANCA)

in Comunicati stampa

BANCHE: RIMBORSI BEFFA ED ALL’80% PER I RISPARMIATORI FRODATI. I CRITERI CAPESTRO FISSATI, RESTRINGONO PLATEA A CIRCA 4.000 SU 10.550 ESPROPRIATI.

 

Beffardi gli sbandierati rimborsi odierni ai risparmiatori espropriati da Bankitalia e dallo Stato, a 10 mesi di distanza dal decreto ‘salva banche’ del novembre 2015, che anticipando il bail-in, azzerò i sudati risparmi di 130.000 famiglie. I criteri capestro fissati dal governo, restringeranno la platea de correntisti, indotti dai cattivi consigli delle banche a vendere i Btp per acquistare bond subordinati, a circa 4.000 famiglie, che potranno riavere l’80% dei loro investimenti azzerati dopo il salvataggio delle 4 banche in risoluzione come Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e Carichieti.

   E mentre i regolamenti per gli arbitrati affidati all’Anac ritardano, chi ha perso tutto cerca di riavere le elemosine dal Fondo interbancario, che ha liquidato le prime 20 pratiche dei piccoli risparmiatori di Banca Etruria, che partivano da un investimento medio iniziale non superiore a 20mila euro.

  Mentre i piccoli risparmiatori beffati continueranno le proteste, gli stipendi dei manager delle banche italiane, nonostante le difficoltà ed i crac delle venete, sono cresciuti tra il 2014 e il 2015 (secondo  un' inchiesta del Sole24Ore che ha stilato la classifica dei banchieri più pagati), con al top proprio Roberto Nicastro (attuale presidente delle 4 good bank), DG di Unicredit fino al 30 settembre 2015, con 6,964 milioni lordi (al netto delle tasse la cifra è più che dimezzata) di cui 5,39 milioni di buonuscita; nel 2014 aveva guadagnato 1,5 milioni. Al secondo posto Federico Ghizzoni, ad di Unicredit fino a luglio, con 4,67 milioni lordi, di cui 2,883 milioni di stipendio; nel 2014 aveva percepito 3,17 milioni. Chiude il podio Samuele Sorato, ex dg e per tre mesi anche amministratore delegato di Banca Popolare di Vicenza: 4,6 milioni lordi, di cui 4 solo di buonuscita, nonostante l’azzeramento degli investimenti a 118.000 azionisti della vicentina.

  Inaccettabile che vengano pagati fior di milioni di euro e ricche buone uscite a manager bancari che invece di creare valore lo distruggono, delittuoso pagare banchieri come Sorato, Zonin, e tanti altri,  responsabili dei dissesti a danno dei risparmiatori.

 

19/09/2016

Documento n.10389

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