BANCHE: DOPO MUSSARI, IL CASO UBI BANCA/ZANETTI, ARRESTO VICE PRESIDENTE BERNESCHI, L'ABI: 'ASSOCIAZIONE BANCHIERI INCRIMINATI'?

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

BANCHE: DOPO  LE DIMISSIONI DI MUSSARI, IL CASO UBI BANCA CON ZANETTI, ARRESTO VICE PRESIDENTE BERNESCHI,  L’ABI POTREBBE CAMBIARE DENOMINAZIONE IN :“ASSOCIAZIONE BANCHIERI INCRIMINATI”.

I NODI DELLA GESTIONE SCELLERATA DEL CREDITO E  RISPARMIO, FINALMENTE VAGLIATI DALLE PROCURE.

 

     Dopo le dimissioni dell’ex Presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, sotto processo per lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, il caso Ubi-Banca con il nome di un altro vicepresidente dell’associazione, Emilio Zanetti, ex presidente Ubi e numero uno dell’Associazione Nazionale fra le Banche popolari; l’arresto ai domiciliari per l’altro vice-presidente Abi Giovanni Berneschi, accusato per gravissimi reati dalla Procura di Genova e la pelosa difesa di Giuseppe Guzzetti ed Antonio Patuelli, Adusbef suggerisce di cambiare la denominazione sociale in ABI (Associazione Banchieri Incriminati).

   Il caso di Giovanni Berneschi, il vice presidente sia dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) che dall’Associazione di Fondazioni e Casse di risparmio (Acri) che, in quanto ex presidente di Banca Carige, è stato arrestato giovedì mattina per truffa ai danni dell’istituto genovese, vice presidente di Guzzetti all’Acri, è di una gravità inaudita che ancora una volta i banchieri fanno finta di non vedere.

   Questi signori banchieri, che  si spalleggiano a vicenda senza che nessuno pensa di chiedere un passo indietro a Berneschi dalle lobby più potenti della categoria, con il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che si giustifica affermando che non esiste alcuna dimissione dalla carica Abi  “perché non c’è una sentenza”, ricorda molto da vicino la vicenda di Mussari, che venne rinnovato alla presidenza dell’Abi, nonostante ci fossero indagini in corso a suo carico per la sciagurata gestione del MPS.

    Berneschi non è l’unico banchiere ad avere guai giudiziari, essendo tra gli indagati dai pm bergamaschi per il caso Ubi Banca anche il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa, Giovanni Bazoli,  che continua a conservare il ruolo di consigliere e membro del comitato esecutivo dell’Abi, oltre alla poltrona di presidente di Intesa SanPaolo con la benedizione dell’azionista Giuseppe Guzzetti ,inossidabile gran capo da decenni della Fondazione Cariplo oltre che dell’Acri.

   I nodi della scellerata gestione del credito e del risparmio da parte di questi signori banchieri, che hanno  erogato l’1% degli impieghi ad amici e sodali, quali Zalesky (in cambio dell’acquisto di azioni da dare in pegno per conservare la presa sul patto di sindacato Mediobanca), Zunino, Ligresti, negando il credito ad imprenditori onesti, già denunciate da Adusbef e Federconsumatori, dovranno essere vagliati dalle procure, per abusiva concessione del credito che ha generato sofferenze bancarie per 165 miliardi di euro, addossati ai clienti con i più alti costi dei conti correnti, pari a 371 euro in Italia contro 114 della media europea.

 

                                                                                                                                                       Elio Lannutti (Adusbef)

 

Roma,23.5.2014

24/05/2014

Documento n.9716

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