BANCHE: BCE COMUNICA IN ANTICIPO RISULTATI STRESS TEST A BANCA POPOLARE VICENZA, CHE DOPO AVER ASSOLDATO FALCHI,EX SEGRETARIO DI DRAGHI ED ACQUISTATO

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 

BANCHE: BCE COMUNICA IN ANTICIPO RISULTATI STRESS TEST A BANCA POPOLARE VICENZA, CHE DOPO AVER  ASSOLDATO FALCHI,EX SEGRETARIO DI DRAGHI ED ACQUISTATO SEDE BANKITALIA,CORRE AI RIPARI A DANNO INVESTITORI ? IN ESPOSTI-DENUNCE, ADUSBEF CHIEDE A PROCURE REPUBBLICA DI ACCERTARE  COMPLICITA’ E COLLUSIONI, A DANNO RISPARMIATORI.

 

   Non tutte le banche oggetto degli stress test da parte della Bce, possono avere la fortuna di avere nel proprio organigramma l’ex ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio e  Giannandrea Falchi, capo della segreteria particolare di Mario Draghi quando questi era Governatore, nel collaudato sistema di porte girevole tra Bankitalia e banche vigilate.  Dopo l' aumento di capitale completato quest'anno dalla Popolare di Vicenza che la Banca centrale europea aveva valutato non sufficiente a raggiungere la soglia di capitale utile prevista in condizioni di stress, il 23 ottobre 2014, Bce ha comunicato confidenzialmente il risultato del Comprehensive Assessment, l' esercizio contabile a cui sono state sottoposte tutte le banche europee alla BPVI che in quella data aveva  un buco, o tecnicamente uno shortfall, di 223 milioni di euro.

    Il 25 ottobre, alla vigilia dell' annuncio ufficiale al mercato, la Bpvi ha convocato un Cda  straordinario  che ha deliberato «l' irrevocabile conversione del prestito obbligazionario di 253 milioni sottoscritto nel 2013», tappando quel buco rilevato dalla Bce, con una campagna di riacquisto (buyback), di azioni proprie, campagna che si era conclusa il 30 settembre 2014 con il conseguente abbattimento del capitale della banca di 194,90 milioni, cifra che aveva portato l’istituto di credito sotto la soglia minima prevista del 5,5%, salvando così la banca vicentina dalla bocciatura, grazie ad una misura sul capitale presa dopo il termine del 30 settembre scorso previsto dalla Bce per il suo esercizio contabile.

   Con l’“irrevocabile conversione” di un bond di 253 milioni decisa da Bpvi sabato sera 25 ottobre 2014,  con un Cda straordinario convocato a meno di 24 ore dalla comunicazione ufficiale dei risultati degli stress test Bce, l’istituto vicentino riesce a superare in extremis  la soglia del 5,5% che la Banca centrale europea di Mario Draghi aveva stabilito come soglia minima in condizioni di stress, trasformando una obbligazione che rendeva il 5% in un’azione, difficilmente liquidabile ed il cui valore non è determinato dai mercati, ma dalla stessa banca e dai cosiddetti ‘esperti’ notoriamente a libro paga dei committenti.

    Ancora una volta sulla pelle dei risparmiatori, ignari dei rischi ai quali possono andare incontro quando sottoscrivono azioni e/o obbligazioni bancarie, e con la complicità delle Autorità di vigilanza, vengono compiute operazioni che potrebbero integrare violazione di gravissimi reati, che Adusbef in esposti-denunce alle Procure della Repubblica, ha chiesto di accertare.   Oltre ad avere come vice-presidente l'ex ragioniere dello Stato Andrea Monorchio, nella primavera del 2014 la BPVI ha fatto un altro acquisto rilevante assoldando infatti, nel consolidato sistema di porte girevoli tra vigilanti e vigilati,il dr. Giannandrea Falchi, capo della segreteria particolare di Mario Draghi quando questi era Governatore, dotandolo di un sontuoso ufficio nel palazzo di Largo Tritone recentemente acquistato dalla Bpvi nel pieno centro di Roma, inaugurato il 19.9.2013 ed un pacchetto di remunerazione quantificato in 300mila euro con tanto di macchina e autista, assegnandogli il ruolo di «consigliere alle relazioni istituzionali e internazionali».

   Probabilmente non ci saranno stati collegamenti tra l’assunzione di Falchi; la comunicazione anticipata dell’esame Bce; la convocazione straordinaria del Cda per deliberare la conversione di un tranquillo prestito obbligazionario di 253 milioni di euro in più rischiose azioni Bpvi dal valore autoreferenziale fissato al prezzo convenzionale di 62,50 euro cadauno; l’acquisto del prestigioso Palazzo Repeta, storica sede di Banca d'Italia chiusa per 5 anni perché non aveva acquirenti, piazzata alla BPVI al prezzo richiesto di 9 milioni di euro nella  scorsa primavera. Poiché più di 3 indizi potrebbero formare una prova, Adusbef ha attivato le Procure, chiedendo di fare piena luce su questi misteri a danno dei risparmiatori-azionisti.

   Per le suesposte ragioni, Adusbef chiede alle on.li Procure della Repubblica l’apertura di una indagine sull’operato della BPVI volta ad accertare se le condotte denunciate, non possano configurare ipotesi di reato che potrebbero coinvolgere dirigenti Bankitalia e Bce, in un sistema collaudato di porte girevoli tra controllati e controllanti, che hanno costretto investitori in bond a diventare soci forzati di azioni che non si riescono a vendere per mesi, quindi privi di liquidità, come confermato anche da alcune testimonianze rese ad una lodevole inchiesta, pubblicata di recente da un quotidiano economico.

 

                                                                                                                                                     Elio Lannutti (Adusbef)

Roma, 5 novembre 2014

 

11/05/2014

Documento n.9875

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK