Banca delle Marche spa 23-09-2019 prima udienza dibattimentale del processo agli ex amministratori

in Comunicati stampa

Oggi 23-09-2019 prima udienza dibattimentale del processo agli ex amministratori e Dirigenti della Banca delle Marche spa  è stato sentito il Direttore Generale Luciano Goffi, che è succeduto nel giugno 2012 al D.G. Bianconi.

Il teste ha illustrato ai P.M. le modalità con cui venivano concessi i crediti  e  accordati i leasing, prima della sua nomina,  sottolienando che la banca non aveva provveduto con tempestività ad aggiornare le valutazioni sulla capacità di adempimento dei creditori ed ad attualizzare il valore della garanzie immobiliari, evitando di inserire i clienti  a sofferenza.

L'aumento di capitale, nel 2012, non è stato preceduto da un'adeguata politcy di cessione dei crediti deteriorati e  la cessione di 158 immobili ad una SGR, di cui la banca aveva il 20% delle quote,  non è stato sufficiente per contenere le perdite alla chiusura del bilancio 2012.

Dal dicembre 2012 in poi la banca ha proceduto  a svalutare i crediti ipotecari ed ad appostare a sofferenza le posizioni di protratto inadmepimento, senza più concedere proroghe o rinnovi.

Nel 2013 è stato autorizzato un prestito obbligazionario subordinato acquistato totalmente dalle Fondazioni.

Nel settembre 2015 la prima scadenza dei primi prestiti obbligazionari subordinati emessi nel 2006 con scadenza 24-09-2015 venne pagata con un prestito concesso da  Intesa San Paolo.

Vari sono stati i tenantivi di rifinanziare la banca attraverso cordate di imprenditori locali ed esteri, interessamenti di gruppi bancari italiani e con l'intervento diretto del FITD, ostacolato dal Commissario europero per la Concorrenza in quanto da considerato aiuto di Stato.

E' emerso in modo palese che i crediti verso la clientela in pancia a Banca delle Marche  molto tempo prima dell'aumento di capitale del 2012 dovevano essere messi a sofferenza, per cui i dati inseriti nel prospetto informativo e comunicati alla autorità di vigilanza non rappresentavano lo stato di difficoltà della clientela nella restituzione dei prestiti anche garantiti da ipoteche.

Il tema della svalutazione dei crediti ha occupato buona parte della deposizione del teste, come anche il racconto dell'attività posta in essere dopo l'era Bianconi, anche dai Commissari dell'amministrazione straordinaria.

I reati per cui si procede è bancarotta fraudolenta, falso in prospetto ed ostacolo alla vigilanza.

 

 

 

23/09/2019

Documento n.14644

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